La Nuova Sardegna

Sassari

Paziente nudo sulla sedia, l’Aou chiede scusa

Paziente nudo sulla sedia, l’Aou chiede scusa

Il direttore della Clinica Pneumologica: «Gli ambienti contaminati dai piccioni sono stati ripuliti»

11 luglio 2020
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SASSARI. «Un momento molto particolare e impegnativo della ripresa assistenziale non Covid che vede tutti i posti letto della Pneumologia occupati da pazienti gravi, che richiedono elevate intensità di cura. In questi contesti è possibile che qualche “intervento” sul paziente non urgente possa passare in secondo piano e di questo ce ne scusiamo sinceramente». A dirlo è il direttore della Clinica Pneumologica dell’Aou di Sassari, professor Pietro Pirina, che interviene sulla vicenda raccontata ieri dalla Nuova Sardegna e relativa a un anziano ricoverato sino ad alcuni giorni fa al terzo piano della stecca bianca. «Si tratta di degenze impegnative – afferma ancora il direttore della struttura – di pazienti con gravi co-morbilità. Certo, ci scusiamo con il paziente prima e quindi con i familiari, certi però di esserci impegnati al massimo per garantire al meglio le cure e la salute del paziente».

Il direttore della Pneumologia, poi, si sofferma sulla questione della finestra con il davanzale sporco, preso di mira dai piccioni. «Si tratta di un evento al quale è stato posto rimedio subito, non appena ci si è accorti della situazione». Così commenta professor Pirina, che rassicura sull'immediato intervento da parte della ditta di pulizie che ha provveduto a eliminare dal davanzale della finestra le deiezioni dei piccioni. «È un fenomeno che si ripresenta con una certa periodicità su alcuni davanzali e, per questo motivo, già altre volte abbiamo fatto intervenire la ditta di pulizie», aggiunge. Il reparto si trova al terzo e ultimo piano della stecca bianca di viale San Pietro. I piccioni che si posano sulle ringhiere del tetto o sul parapetto, prendono di mira le finestre dell'ultimo piano, appunto quelle di Pneumologia. Si tratta di un'area difficile da raggiungere e sulla quale intervenire. L'Ufficio tecnico dell'Aou sta procedendo alla soluzione del problema, attraverso l'utilizzo di dissuasori.



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