La Nuova Sardegna

Sassari

Tutto esaurito alla Pelosa già 25mila le prenotazioni

di Giovanni Bua
Tutto esaurito alla Pelosa già 25mila le prenotazioni

La spiaggia gioiello di Stintino viaggia ormai stabilmente sulle 1500 presenze Le richieste per l’accesso a numero chiuso arrivano dai quattro angoli del mondo

11 luglio 2020
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STINTINO. La Pelosa spicca il volo. E, mentre tutta l’Isola fa i conti con un inizio estate orribile e con fosche previsioni per il resto della stagione, sfiora ormai da una settimana il tutto esaurito e si prepara a una stagione, come sempre, da protagonista.

Le cifre sono quelle “bonsai” del numero chiuso, chiaramente, 1500 bagnati al massimo ogni giorno a calpestare la bianca sabbia della regina del Mediterraneo. Il massimo che il delicato ecosistema può reggere, e che il sindaco Diana, con un certo sprezzo del pericolo, ha imposto quando ancora il Covid non esisteva e si parlava di 4-5mila presenze al giorno. Ma nel mentre il mondo è cambiato, le strutture lavorano vuote all’80-90 per cento, e molti erano quelli che si dicevano sicuri del fatto che il “progetto ticket” sarebbe miseramente fallito.

E invece il sistema di controllo soft degli accessi (anche se dalla prossima settimana partiranno le sanzioni dei barracelli per i “portoghesi”) messo insieme dal Comune e affidato alla Vosma, sta iniziando ad andare a pieno regime. Oltre 1400 presenze negli ultimi 6 giorni, dopo la partenza soft sotto i 1000 dei primi 4 giorni di luglio. Quasi 17mila prenotazioni per il mese di luglio, che unite alle 6mila di agosto e al migliaio di settembre sfiorano le 25mila. E soprattutto voce che si sparge tra i turisti, ma anche tra i locali. Che, dopo aver evitato per anni la Pelosa, inavvicinabile in alta stagione, programmano uno o due giorni agostani a mollo in paradiso.

«Siamo felici – sottolinea Luca Merella, responsabile della Pelosa per la Vosma – e orgogliosi. Quello della Pelosa è un progetto pilota, importante. Con il contributo di accesso che serve a tutelare un gioiello. Stiamo migliorando le procedure ogni giorno che passa, predisponendo ulteriore cartellonistica, rispondendo a centinaia e centinaia di mail da tutta Italia, anzi da tutto il mondo. Vogliamo offrire un’esperienza indimenticabile, e le persone ci ringraziano».

Ed effettivamente la caccia al braccialetto (biodegradabile e di diverso colore ogni giorno) che dà diritto all’accesso alla spiaggia si è allargata oltre le Alpi. Nonostante tutti i problemi ben noti, che stanno prosciugando il turismo straniero. E alla Pelosa arrivano prenotazioni, poche ma comunque significative, dai quattro angoli del mondo. A fare la parte del leone Stati Uniti (l’1,8 per cento delle transazioni), Germania, Francia, Svizzera e Regno Unito. Un po’ staccate Spagna, Belgio e Lussemburgo. E non mancano eroici acquisti da parte della Cina, del Brasile, di Hong Kong, dell’Islanda. Biglietti per il paradiso, che aiutano a combattere l’inferno che ancora tanti sono costretti a combattere.

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