davanti al gip 39 persone
Droga al centro storico oggi gli interrogatori
SASSARI. Inizieranno stamattina davanti al giudice delle indagini preliminari Giancosimo Mura gli interrogatori delle 39 persone finite nella maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Sassari...
14 luglio 2020
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SASSARI. Inizieranno stamattina davanti al giudice delle indagini preliminari Giancosimo Mura gli interrogatori delle 39 persone finite nella maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Sassari che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione che spacciava cocaina ed eroina nel centro storico.
Fra gli arrestati due sono i sassaresi Gavino Pinna, di 29 anni e Stefania Ruggiu, di 35, che avevano ruoli minori nella banda, tutti gli altri sono di nazionalità nigeriana. I trafficanti spedivano la droga, destinata non solo a Sassari ma a tutta la Sardegna, con pacchi postali che poi andavano a ritirare direttamente nei depositi delle società di consegna. Poi hanno iniziato a utilizzare corrieri ovulatori che si imbarcavano per l’isola da tutta Europa. Il collettore di tutto lo spaccio era il centro storico di Sassari, dove arrivavano fino a 10 chili di cocaina ed eroina al mese e dove, con un sistema di vedette, era stata organizzata una rete di smercio “sicura”. L'inchiesta era iniziata con una segnalazione della Dea su un pacco contenente un giocattolo, al cui interno era stata nascosta della droga, partito da Kuala Lumpur e destinato a Sassari. (l.f.)
Fra gli arrestati due sono i sassaresi Gavino Pinna, di 29 anni e Stefania Ruggiu, di 35, che avevano ruoli minori nella banda, tutti gli altri sono di nazionalità nigeriana. I trafficanti spedivano la droga, destinata non solo a Sassari ma a tutta la Sardegna, con pacchi postali che poi andavano a ritirare direttamente nei depositi delle società di consegna. Poi hanno iniziato a utilizzare corrieri ovulatori che si imbarcavano per l’isola da tutta Europa. Il collettore di tutto lo spaccio era il centro storico di Sassari, dove arrivavano fino a 10 chili di cocaina ed eroina al mese e dove, con un sistema di vedette, era stata organizzata una rete di smercio “sicura”. L'inchiesta era iniziata con una segnalazione della Dea su un pacco contenente un giocattolo, al cui interno era stata nascosta della droga, partito da Kuala Lumpur e destinato a Sassari. (l.f.)