La Nuova Sardegna

Sassari

Peru: «La città metropolitana potrebbe rilanciare Platamona»

Peru: «La città metropolitana potrebbe rilanciare Platamona»

SASSARI. «Se vogliamo veramente fare in modo che la nostra fascia costiera, che inizia da Porto Torres e arriva a Castelsardo, diventi finalmente una reale occasione di sviluppo turistico dobbiamo...

16 luglio 2020
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SASSARI. «Se vogliamo veramente fare in modo che la nostra fascia costiera, che inizia da Porto Torres e arriva a Castelsardo, diventi finalmente una reale occasione di sviluppo turistico dobbiamo iniziare a ragionare da area vasta». Il consigliere regionale di Cambiamo Antonello Peru interviene nel dibattito sul futuro del litorale, anche dopo che il progetto di declassare i quattro chilometri di litoranea (da Marina di Sorso al Terzo pettine) è stato discusso nel consiglio comunale di Sassari. «Ho sempre cercato in questi anni di proporre una visione complessiva del governo del territorio. L’ho fatto e lo sto facendo anche recentemente con la proposta di legge sull’istituzione della Città Metropolitana di Sassari. Io ritengo che questa sia una grande opportunità e penso anche che Sassari con il suo sindaco debba svolgere una funzione di guida, debba legare i territori li debba far dialogare. Ma se si andasse veramente in quella direzione mi aspetto anche che i singoli comuni limitrofi utilizzino anche la loro quota parte di risorse della Città Metropolitana per interventi nel litorale di Platamona». Negli anni sono state fatte diverse cose, ma anche occasioni mancate: «Pensiamo ad esempio ai 9 milioni di euro di risorse utilizzate per la riqualificazione del litorale. Ma possiamo anche pensare al Lido Iride e a chi ha fatto cadere il vincolo storico, elemento fondamentale per poter fare la gara e per poter finalmente progettare la sua riqualificazione. Ma voglio anche ricordare i 68 milioni di euro che avremmo potuto avere a disposizione per potenziare il trasporto pubblico locale da e per Platamona e che invece non sono arrivati proprio per mancanza di una visione di area vasta. E siamo stati lasciati praticamente lasciato da soli anche quando proponevamo la riconversione di quei volumi delle seconde case presenti nel litorale che oggi fanno brutta mostra di sé e che invece potrebbero essere destinati ad ospitare residenze turistiche».

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