Maltrattava Zdenka, condannato a Sassari Douglas Fadda
Quattro anni per le violenze in famiglia all’uomo accusato di aver ucciso la compagna a febbraio
19 luglio 2020
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SASSARI. Il giorno di San Valentino si era presentata in aula e aveva detto al giudice di aver perdonato il compagno e di aver anche rimesso la querela per maltrattamenti nei suoi confronti.
Un gesto d’amore verso quell’uomo violento che per mesi le aveva reso la vita impossibile e che il giorno seguente – il 15 febbraio scorso – nonostante quel perdono l’aveva accoltellata dentro un bar di Sorso davanti alle sue bambine.
Zdenka Krejcikova era morta dissanguata davanti alla guardia medica di Ossi, mentre Francesco Baingio Douglas Fadda era fuggito con le due figlie della donna e solo la mattina seguente – dopo una notte di ricerche – era finito in manette.
Ieri mattina l’uomo, difeso dall’avvocato Carlo Foddai, è stato condannato a quattro anni di carcere e all’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici dal giudice Giuseppe Grotteria che lo ha assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Il pubblico ministero Paolo Piras aveva chiesto per lui una condanna a cinque anni di carcere. Fadda attualmente è rinchiuso in una cella di Bancali. Il giorno prima del delitto la donna aveva difeso quell’uomo che più volte era stato violento: «Ma non con me – aveva puntualizzato – se la prendeva con gli oggetti, con gli arredi di casa. Ma mi ha risarcito, ha pagato tutti i danni e quindi ora siamo a posto». Nessuno potrà mai sapere se quelle parole fossero sincere o se invece fossero dettate dalla paura che lui potesse farle del male nel caso in cui avesse insistito con le accuse. Di certo, il giorno seguente, lo stesso uomo che poche ore prima lei aveva pubblicamente perdonato e difeso l’aveva accoltellata dentro un bar di Sorso e a breve dovrà rispondere anche dell’omicidio. (l.f.)
Un gesto d’amore verso quell’uomo violento che per mesi le aveva reso la vita impossibile e che il giorno seguente – il 15 febbraio scorso – nonostante quel perdono l’aveva accoltellata dentro un bar di Sorso davanti alle sue bambine.
Zdenka Krejcikova era morta dissanguata davanti alla guardia medica di Ossi, mentre Francesco Baingio Douglas Fadda era fuggito con le due figlie della donna e solo la mattina seguente – dopo una notte di ricerche – era finito in manette.
Ieri mattina l’uomo, difeso dall’avvocato Carlo Foddai, è stato condannato a quattro anni di carcere e all’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici dal giudice Giuseppe Grotteria che lo ha assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Il pubblico ministero Paolo Piras aveva chiesto per lui una condanna a cinque anni di carcere. Fadda attualmente è rinchiuso in una cella di Bancali. Il giorno prima del delitto la donna aveva difeso quell’uomo che più volte era stato violento: «Ma non con me – aveva puntualizzato – se la prendeva con gli oggetti, con gli arredi di casa. Ma mi ha risarcito, ha pagato tutti i danni e quindi ora siamo a posto». Nessuno potrà mai sapere se quelle parole fossero sincere o se invece fossero dettate dalla paura che lui potesse farle del male nel caso in cui avesse insistito con le accuse. Di certo, il giorno seguente, lo stesso uomo che poche ore prima lei aveva pubblicamente perdonato e difeso l’aveva accoltellata dentro un bar di Sorso e a breve dovrà rispondere anche dell’omicidio. (l.f.)
