La Nuova Sardegna

Sassari

Saccargia e Codrongianos una sinergia per la cultura

di Mauro Tedde
Saccargia e Codrongianos una sinergia per la cultura

Convenzione tra Arcidiocesi e Comune per costruire un unico percorso di visite Un’iniziativa destinata ad avere importanti ricadute economiche sul territorio

21 luglio 2020
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CODRONGIANOS. Fare sistema e rendere fruibili la basilica di Saccargia e i monumenti di Codrongianos era l’obiettivo che l’Arcidiocesi di Sassari, con il suo ufficio Beni Culturali guidato da monsignor Giancarlo Zichi, e il Comune di Codrongianos, guidato dal sindaco Andrea Modetti, volevano raggiungere, sin dalla beatificazione di Elisabetta Sanna. E così è stato. Nei giorni scorsi, dopo un percorso durato circa tre anni, è stata infatti sottoscritta nel Comune di Codrongianos una convenzione che permetterà ai due enti, ognuno per le rispettive competenze, di impegnarsi a rendere fruibili al pubblico in maniera sinergica la basilica di Saccargia, il Museo Ce.Do.C., la casa della Beata Elisabetta Sanna e la chiesa parrocchiale della Conversione di San Paolo. Dal prossimo anno infatti, l’Arcidiocesi garantirà, in aggiunta alla visita della basilica di Saccargia, l’apertura al pubblico delle strutture. Un percorso turistico-culturale ma anche religioso quindi, che inizia presso l’antico monumento romanico datato 1116, per proseguire nel caratteristico centro storico di Codrongianos con la visita al Museo Ce.Do.C. dove sono conservati i retabli della basilica e altre opere della parrocchiale di Codrongianos, per raggiungere la casa della Beata Elisabetta Sanna, beatificata proprio a Saccargia nel 2016, concludendosi con la visita alla parrocchiale intitolata alla conversione di San Paolo per ammirare, tra l’altro, la pala d’altare del Baccio Gorini. Non diverse visite distinte quindi ma un'unica esperienza culturale che si completa ed integra nei quattro siti.

Soddisfatto il Comune di Codrongianos, che finalmente riesce ad inserire la struttura del Ce.Do.C. in un percorso culturale quale naturale prosecuzione della visita a Saccargia, aprendo le porte del proprio centro storico ai turisti della basilica. Sarà inoltre realizzata un’apposita piattaforma con diversi canali per diffondere il circuito turistico-religioso creato. Arcidiocesi e Comune sono sicuri delle ricadute che l’iniziativa avrà sull’intero territorio: certamente spirituali, data la devozione dei tanti turisti alla Madonna della Santissima Trinità di Saccargia e alla Beata Elisabetta Sanna, ma anche economiche. Questo non può che essere l’inizio per un proficuo cammino insieme: Arcidiocesi e Comune hanno ora l’obiettivo di attrarre sui siti finanziamenti privati e pubblici, per implementare i servizi offerti e rendere sempre più fruibili le strutture. La basilica di Saccargia infatti necessita costantemente di opere di manutenzione, così come gli artistici manufatti conservati nel Ce.Do.C necessitano di costanti restauri e anche la Regione sarà chiamata a “fare la propria parte” per valorizzare uno dei più famosi monumenti romanici del mondo.

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