La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, Confcommercio: «L’isola pedonale penalizza il centro»

Sassari, Confcommercio: «L’isola pedonale penalizza il centro»

Secondo l'associazione è assurdo impedire il passaggio dell’autobus

23 luglio 2020
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SASSARI. La rivoluzione del traffico all’interno della città ottocentesca non piace alla Confocommercio. L’idea di interdire il passaggio delle auto e dei mezzi pubblici dalle 17 alle 24 via Cavour, via Enrico Costa e via Carlo Alberto secondo l’associazione di categoria «crea un vero e proprio danno al resto del centro storico».

In quelle ore auto e moto infatti non possono più circolare, lasciando spazio solo ai pedoni, salvo il transito dei veicoli diretti ai posti auto interni agli edifici con accesso dalle vie chiuse al traffico, a passo d’uomo, e dei mezzi di soccorso e di pronto intervento. L’ordinanza comunale però non contempla il passaggio dei mezzi pubblici e per questo motivo la linea numero 8 dell’Atp che risaliva lungo il corso Vittorio Emanuele, facendo fermate in piazza Azuni, piazza Castello e piazza d’Italia, ora è costretta a transitare in viale Umberto. Per Lucio Nali, dirigente della Confcommercio per la viabilità la giunta guidata da Nanni Campus avrebbe scavalcato l’associazione a cui fanno capo i commercianti, rivolgendosi direttamente ai centri commerciali naturali delle vie interessate.

«Continuando l’interlocuzione avviata dalla precedente amministrazione comunale con i Ccn – attacca Nali – l’attuale Giunta organizza in accordo con due associazioni di strada l’istituzione in quelle vie dell’isola pedonale integrale dalle 17 in poi, per tutti i giorni, in assenza di eventi specifici, impedendo persino ai mezzi pubblici il transito. Tutto questo – prosegue il dirigente della Confcommercio – senza uno studio approfondito delle conseguenze che tale provvedimento causerà nel breve e medio periodo a cittadini e utenti dell’unica linea Atp dedicata al centro storico rimasta, dopo la soppressione da parte della giunta guidata da Nicola Sanna di altre due presenti sino al 2017. È come se facessi un bypass a una arteria: dopo lo stress iniziale il sistema riprenderà a funzionare passando per il nuovo percorso, ma quel tratto di arteria morirà – conlude Nali –. Ricordo tuttavia all’amministrazione che esistono i canali istituzionali per confrontarsi con le categorie su questi temi e che tutti i tentativi di scavalcare le competenze, portano immancabilmente al caos». (l.f.)



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