La Nuova Sardegna

Sassari

la sentenza 

La Cassazione boccia il dirigente: «Non rispettò il collegio docenti»

SASSARI. Vittoria della “Gilda” degli insegnanti del Nord Sardegna (Sassari e Olbia Tempio) in Cassazione, contro il Miur e il dirigente scolastico di una scuola superiore di Sassari, sull’assegnazion...

25 luglio 2020
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SASSARI. Vittoria della “Gilda” degli insegnanti del Nord Sardegna (Sassari e Olbia Tempio) in Cassazione, contro il Miur e il dirigente scolastico di una scuola superiore di Sassari, sull’assegnazione dei docenti alle classi.

Il dirigente aveva ritenuto, nell’anno scolastico 2012/2013, di compiere nell’espletamento delle prerogative dirigenziali l’atto di assegnare le classi ai docenti senza tenere in nessun conto le deliberazioni del collegio docenti e del consiglio d’istituto.

Nonostante le rimostranze di una docente, il dirigente scolastico aveva omesso di rettificare quanto decretato assegnando alla docente alcune classi dell’Istituto troncando la continuità didattica.

Da ciò era derivata da parte della Gilda Insegnanti la necessità do sostenere e patrocinare il ricorso davanti al giudice del lavoro.

In primo grado il giudice non aveva dato ragione alla docente con una sentenza che la Gilda di Sassari aveva giudicato inadeguata e meritevole di impugnazione in appello. La Corte d’appello nel 2015 aveva ribaltato totalmente la sentenza di primo grado, dando ragione pienamente alla docente sostenuta nelle argomentazioni del ricorso in appello dalla consulenza della Gilda di Sassari, stabilendo l’illegittimità dell’azione del dirigente scolastico. In particolare la Corte d’Appello aveva chiarito che nelle istituzioni scolastiche, nelle quali è stata innestatala funzione dirigenziale con l’autonomia scolastica, la stessa deve necessariamente operare nell’ambito delle indicazioni degli organi democratici di autogoverno e partecipazione rappresentati dagli organi collegiali si a il collegio dei docenti per la programmazione della didattica e sia il consiglio d’Istituto per la gestione delle attività finanziarie ed organizzative. Alla sentenza il Miur aveva opposto un ricorso davanti alla corte di Cassazione, che si è pronunciata sul ricorso dell’avvocatura dello Stato in febbraio del 2020 pubblicando l’ordinanza il 15 giugno 2020, con una sentenza determinante che riordina ruoli e competenze nelle scuole di ogni ordine e grado.

La Corte di Cassazione ha spiegato definitivamente ai dirigenti scolastici, che l’assegnazione dei docenti alle classi deve essere effettuata applicando rigorosamente i criteri fissati dal Consiglio d’istituto e tenendo nel debito conto il parere del Collegio dei docenti.

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