La Nuova Sardegna

Sassari

Le Conce tra tutela e riqualificazione

Le Conce tra tutela e riqualificazione

Adozione preliminare del piano particolareggiato per il “quartiere operaio”

2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Inizia il suo cammino il piano particolareggiato del quartiere “le Conce”, con l’adozione preliminare votata ieri pomeriggio in consiglio comunale, con l’astensione del centrosinistra, a cui seguirà l’invio all’ufficio del paesaggio per la valutazione ambientale, il ritorno in consiglio con l’apertura delle osservazioni e poi l’adozione definitiva.

Percorso che chiuderà il lavoro sul “centro matrice”, con i già approvati piani della città murata di epoca medioevale e delle espansioni ottocentesche, che si completa con le linee di sviluppo per il quartiere che assunse il ruolo di cerniera tra la città murata e le aree dedicate alle industrie ed alle attività produttive. Quando nel 1841 cadde infatti il divieto di espandere la città fuori delle mura, se sulla direttrice di via Roma si impiantò la matrice di stampo piemontese per la città “borghese”, verso “gli orti di Lu Paradisu” o Tana di Lu Mazzoni vennero disposte lungo gli assi viari esistenti le abitazioni destinate alle famiglie dei contadini ed operai che lavoravano nelle vicinanze.

Il comparto triangolare comprendente l’opificio dell’imprenditore Lombardi era delimitato dal Corso di Porta Nuova (l’attuale corso Angioj) e dalla strada per Usini (l’attuale via delle Conce). Il triangolo urbano venne tagliato da due vie molto strette, vicolo Lombardi e via san Eligio, per collegare via delle Conce e corso Porta Nuova, mentre gli opifici industriali si affacciavano sul Corso del Giardino Pubblico (l’attuale viale Mancini). Inoltre il triangolo è tagliato obliquamente da una via più importante, via sant’Anna, delimitando così altri isolati che nel Novecento sono stati edificati.

L’idea su cui si muove il piano è unire la conservazione dell’impianto originario e della stratificazione storica, con la riqualificazione degli aspetti ambientali e del paesaggio urbano e la sostituzione delle parti incongrue con interventi sui “vuoti urbani”. Sulla base di un criterio che tiene conto della caratteristiche architettoniche di ciascun edificio, dell’epoca di costruzione e delle peculiarità della direttrice viaria, il progetto ha individuato una scala di interventi proponibili. Per i ruderi sono state fatte proposte progettuali specifiche con la possibilità della demolizione e ricostruzione. Il regolamento di attuazione prende in considerazione anche la possibilità, per alcuni casi, della sopraelevazione per dare ordine alle “quinte stradali”. Il piano poi tutela i pochi giardini interni rimasti.

E, per gli spazi pubblici che consistono nel sistema di aiuole centrali di Corso Angioj e del giardino più avanti sono previsti interventi di conservazione e riqualificazione. (g.bua)

Primo piano
Tragedia sfiorata

Furgone senza controllo a Sassari, panico tra i passanti

Le nostre iniziative