La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, l'ex cinema Astra riprende vita: sarà la casa degli attori

di Roberto Sanna
Sassari, l'ex cinema Astra riprende vita: sarà la casa degli attori

La gestione è stata assegnata ufficialmente alla Compagnia Teatro Sassari e alla Botte e il Cilindro

31 luglio 2020
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SASSARI. L’ex cinema Astra riprende vita. Ieri mattina la commissione ha assegnato la gestione dello storico locale di corso Cossiga, di fronte alla chiesa di San Giuseppe, all’associazione temporanea formata dalla Compagnia Teatro Sassari e dalla compagnia La botte e il cilindro. La loro proposta è stata giudicata migliore di quella di un’altra associazione temporanea che ha riunito altre due importanti realtà culturali cittadine, la Cooperativa Teatro e/o Musica che gestisce il Teatro Verdi e la società che gestisce il cinema multisala Moderno. La struttura verrà affidata in gestione per tre anni, rinnovabili, con i vincitori della gara che dovranno versare seimila euro l’anno e avranno a carico tutta una serie di obblighi e spese che riguardano gli adempimenti tecnici della gestione e dovranno anche occuparsi del bar.

È la fine di un percorso che per vent’anni ha visto il locale appassire tristemente in attesa di trovare una destinazione finale. I lavori di ristrutturazione, in realtà, erano terminati nel 2015 ma per le ultime rifiniture e la burocrazia necessaria per l’agibilità e arrivare all’affidamento in gestione sono trascorsi altri cinque anni. Però ne è valsa la pena. Tutta una generazione di sassaresi ha conosciuto l’Astra come cinema, per anni dedicato in particolare ai film a luci rosse e, sotto le feste, ai film per i bambini, ma una volta cessata quell’attività il recupero è stato lungo e faticoso. A un certo momento, nei primi anni Duemila, sembrava anche che potesse ospitare una sala Bingo (attività all’epoca in piena espansione in tutta Italia) ma alla fine non se ne è mai fatto nulla. La giornata di ieri riconsegna alla città un potenziale polo culturale di grande valore, anche perché la scelta di affidarlo a due storiche e valide compagnie teatrali che erano in cerca di casa dà loro la possibilità di ritrovare nuovi spazi e nuovi orizzonti. La Compagnia Teatro Sassari non aveva una sede nella città della quale porta il nome e anche la Botte e il Cilindro, che ha operato per anni nel vetusto Teatro Ferroviario situato tra la stazione e piazza Sant’Antonio, aveva ormai esaurito il percorso in quella struttura.

L’unione delle due compagnie non è casuale: «Già otto anni fa avevamo pensato di formare un gruppo – spiega Pierpaolo Conconi della Botte e il Cilindro – perché già allora era chiaro che una gestione singola di una struttura non aveva senso. Servono nuove dinamiche capaci di dare vita a nuove combinazioni, sprigionare energie e provocare una ricaduta positiva sulla città. Un discorso di spazi e divisioni che deve riguardare tutte le strutture cittadine e non ho certo inventato io ma è stato a suo tempo il pensiero del grande Giampiero Cubeddu».

La Compagnia Teatro Sassari, fondata proprio da Giampiero Cubeddu, torna a casa incredibilmente dopo trent’anni: nel 1989, senza più spazi nella sua città, si spostò a Porto Torres per gestire il teatro Parodi, avventura conclusa lo scorso anno. Da allora era rimasta addirittura senza una base e «questa era un’occasione troppo importante – dice il presidente Mario Lubino –. Ora abbiamo un teatro e possiamo guardare avanti in maniera diversa, non solo per gli spettacoli ma anche per attività parallele come i laboratori. Soprattutto, poter lavorare fissi a Sassari cambia le nostre prospettive, in particolare nel rapporto con altre realtà artistiche, a partire da Cagliari per oltrepassare il mare e arrivare alla penisola. L’idea è sempre quella di una rete di teatri e ora possiamo finalmente dedicarci a questo progetto».

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