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Rapina alla trans colombiana resta in cella anche il pachistano
SASSARI. Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari Michele Contini il 33enne pachistano arrestato lunedì dalla polizia con l’accusa di essere il...
31 luglio 2020
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SASSARI. Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari Michele Contini il 33enne pachistano arrestato lunedì dalla polizia con l’accusa di essere il complice del cittadino algerino che una settimana fa ha ferito con un coltello una trans colombiana per portarle via uno smartphone e alcune decine di euro.
Dopo l’aggressione l’uomo, difeso dall’avvocato Letizia Doppiu Anfossi, era riuscito inizialmente a far perdere le proprie tracce. Il 33enne pachistano era stato poi rintracciato dopo qualche ora e denunciato a piede libero dalla polizia. Ieri il gip ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Lunedì gli agenti della squadra volante sono andati a prenderlo con un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari e anche per lui si sono spalancate le porte di Bancali. L’aggressione si era verificata venerdì intorno alle 23.30. I due uomini si erano avvicinati alla transessuale colombiana per concordare una prestazione sessuale, ma subito dopo l’avevano aggredita con un coltello per rapinarla. La trans si era protetta il volto e il petto con le mani e questo gesto le aveva salvato la vita. (l.f.)
Dopo l’aggressione l’uomo, difeso dall’avvocato Letizia Doppiu Anfossi, era riuscito inizialmente a far perdere le proprie tracce. Il 33enne pachistano era stato poi rintracciato dopo qualche ora e denunciato a piede libero dalla polizia. Ieri il gip ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Lunedì gli agenti della squadra volante sono andati a prenderlo con un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari e anche per lui si sono spalancate le porte di Bancali. L’aggressione si era verificata venerdì intorno alle 23.30. I due uomini si erano avvicinati alla transessuale colombiana per concordare una prestazione sessuale, ma subito dopo l’avevano aggredita con un coltello per rapinarla. La trans si era protetta il volto e il petto con le mani e questo gesto le aveva salvato la vita. (l.f.)