La Nuova Sardegna

Sassari

Via al restauro della sala Sciuti

di Paoletta Farina
Via al restauro della sala Sciuti

Dopo 7 anni di chiusura per il cedimento della volta, in Provincia si parte con i lavori da 500mila euro

16 settembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Cerotti di fibra di carbonio per sanare le crepe sulla volta della sala Sciuti del palazzo della Provincia, chiusa al pubblico e all’allora Consiglio dal gennaio del 2013 dopo la caduta di calcinacci da una profonda fessurazione.

Ieri la svolta per restituire alla città un patrimonio in pericolo con un intervento di restauro dell’intero salone, dei suoi arredi e pitture e di consolidamento del soffitto dove nel corso di questi anni le crepe si sono allargate: sono stati infatti consegnati i lavori all’Imprenet Consorzio stabile scarl che il 15 maggio scorso si era aggiudicata l’appalto, con un ribasso del 26 per cento, per un totale effettivo di 500mila euro.

Il cantiere verrà aperto in questi giorni e la consegna è prevista per l’inizio della prossima estate. L’Imprenet è un consorzio di imprese con sede a Padova specializzato in restauri artistici, ma ad eseguire i lavori sarà la ditta Franco Orrù di Arzana. Un intervento delicato che l’impresa sarda eseguirà con le tecniche e i materiali più innovativi. Come appunto le fasce di fibra di carbonio che vengono utilizzate nel caso di rinforzi strutturali perché sono leggere, resistenti e veloci da piazzare e garantiscono un’ottima tenuta. Si deve infatti “ricucire” la volta per tutti i 280 metri quadri di superficie. Dopo il puntellamento, le squadre lavoreranno sul piano sovrastante per eliminare la causa del collasso del soffitto, determinato da pesanti capriate in cemento armato che hanno modificato l’assetto statico dell’edificio.

La sala Sciuti era stata chiusa per motivi di sicurezza durante il secondo mandato della presidente della Provincia Alessandra Giudici. Già dall’allora era emersa la necessità urgente di lavori. L’amministratore straordinario Guido Sechi, che era subentrato alla guida dell’ente in seguito all’abolizione delle Province, aveva reperito i fondi per la ricerca di fondi per il restauro. E in continuità Pietrino Fois è arrivato alla fase finale del progetto seguito dalla dirigente del servizio Edilizia e Patrimonio, Vittoria Loddoni. L’esecuzione di tutte le opere sarà seguita dalla Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio. La sala affrescata nell’Ottocento dal pittore siciliano Giuseppe Sciuti potrà ripresentarsi nella sua bellezza originale a fine lavori. Non solo le pitture avranno il loro lifting (la crepa più profonda si apre sul viso della Eleonora d’Arborea) ma anche gli arredi. Banchi e sedie ricoperti ora da teloni di plastica per preservarli dalla polvere saranno trasferiti ai restauratori. Inoltre verranno rimessi a nuovo gli infissi all’interno e quelli esterni che si aprono su piazza d’Italia.

La consegna dei lavori all’Imprenet è avvenuta nella mattinata di ieri. Erano presenti per la Provincia il responsabile unico del procedimento, l’architetto Roberto Spurio, Fabio e Mario Orrù dell’impresa di Arzana, Mauro Figus, Dario Solmona e Mirco Cognolato che nei loro diversi ruoli di amministratori d’impresa e tecnici daranno vita al progetto predisposto dagli architetti Alessandro Baldassari (Pisa) e Gabriella Innocenti (Genova), dallo studio Solmona e dalla restauratrice Giuseppina Ianidi.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative