La Nuova Sardegna

Sassari

Armando Fazzino confermato priore

Armando Fazzino confermato priore

Elette le cariche all’Arciconfraternita del Gonfalone presente il vicario del vescovo

22 settembre 2020
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SASSARI. L'Arciconfraternita del Gonfalone, alla presenza del vicario generale dell’arcivescovo, monsignor Antonio Tamponi, ha rinnovato le cariche che guideranno l’antico istituto di Disciplinati. Lo ha fatto il 14 settembre, data in cui la Chiesa celebra la festa della Santa Croce che è anche festa patronale per l’antica Arciconfraternita che ha sede nella chiesa della Santissima Trinità. L’ Arciconfraternita venne aggregata a quella del Gonfalone di Roma, sorta a metà del 1200, con il privilegio di avere tra le insegne il gonfalone, cioè l’ombrello papale rosso e oro. Da qui ne deriva il nome. Le origini sono lontane nel tempo e il sodalizio risulta particolarmente attivo nel 1300 tanto da possedere una chiesa oggi inesistente.

Nei primi di settembre, i confratelli si sono riuniti nella sede di loro proprietà nella chiesa della Santissima Trinità per l’elezione del priore e delle altre cariche degli Ufficiali. La scelta è caduta anche stavolta su Armando Fazzino che avrà ancora il compito di guidare i giovani confratelli. Il Gonfalone, infatti, ha vissuto di recente un profondo ricambio generazionale e con tanto entusiasmo i confratelli hanno dato nuovo impulso alla antica associazione.

Nel giorno dell'esaltazione della Santa Croce, durante la celebrazione Eucaristica presieduta da monsignor Tamponi, il priore è stato insignito dei simboli del suo ruolo. Il vicario dell’arcivescovo poco prima della benedizione conclusiva ha appuntato sul petto di Armando Fazzino il medaglione d'argento con lo stemma confraternale e gli ha consegnato il bastone, insegna tipica di colui che guida.

«Sono profondamente commosso per la scelta dei miei confratelli – dice Fazzino –. Una designazione che vedo con profondo rispetto verso loro e verso la storia dell’Arciconfraternita. Desidero lavorare in sinergia con i miei sodali anzitutto confermando l’obbedienza all’arcivescovo e al suo Vicario. Motivo di grande gioia per il nostro istituto è stata la presenza di monsignor Tamponi, amatissimo dai Confratelli. La nostra azione è radicata nella storia e aperta alla novità dello Spirito».

Prima della conclusione del rito il riore, a sua volta, ha conferito le insegne al sotto priore Roberto Carta e al maestro dei novizi Giuseppe Fois. Ha quindi emesso la professione un nuovo confratello, Mario Marongiu. L’antica Arciconfraternita ha inoltre voluto riconoscere a due persone un encomio solenne per la stretta partecipazione alla vita confratenale: Giuseppe Tola e Cristian Zedda. La celebrazione si è conclusa con la benedizione impartita dal vicario con la reliquia della vera Croce custodita dai confratelli.



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