La Nuova Sardegna

Sassari

oltre i muri 

Da una cella di Bancali al diploma all’Alberghiero

Da una cella di Bancali al diploma all’Alberghiero

SASSARI. Lo scorso 9 settembre, nella sessione dei privatisti, un detenuto della sezione dei comuni della Casa circondariale di Bancali ha sostenuto con esito positivo l’esame di Stato all’Ipsar...

22 settembre 2020
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SASSARI. Lo scorso 9 settembre, nella sessione dei privatisti, un detenuto della sezione dei comuni della Casa circondariale di Bancali ha sostenuto con esito positivo l’esame di Stato all’Ipsar (Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera) di Sassari, conseguendo il diploma di Tecnico dei Servizi Enogastronomici.

Questo risultato è stato conseguito con un percorso sostenuto da un gruppo di volontari dell’Associazione “Oltre i muri- Volontari a Bancali”. All’interno dell’Associazione si è costituito un “gruppo formazione”, composto da docenti di varie discipline che ha permesso al detenuto di ottenere in un anno l’idoneità al quinto anno, dando l’esame di terza e quarta all’Ipsar, e proseguendo quest’anno con la preparazione per l’Esame di Stato.

Questo percorso è stato costruito per la scelta del detenuto di voler avviare un suo personale itinerario di riabilitazione e di reinserimento sociale acquisendo capacità e competenze spendibili in un contesto sociale in cui la professionalità possa essere spendibile, indipendentemente dai precedenti giudiziari di una persona. L’azione è stata possibile grazie alla disponibilità della Direzione della Casa circondariale e delle educatrici che l’hanno sostenuta. I volontari sono entrati nella Casa circondariale seguendo un calendario di lezioni articolato settimanalmente.

«La nostra associazione – sottolineno da “Oltre i muri” intende mobilitare altre associazione, altri organismi e singole persone per dialogare con la Casa circondariale su progetti e proposte che possano contribuire a qualificare alcuni aspetti della vita quotidiana in carcere e ad offrire ai detenuti strumenti e competenze per acquisire consapevolezza delle loro capacità e della possibilità di utilizzarle in modo costruttivo all’interno del carcere e nel comunicare se stessi al mondo esterno. In questa prospettiva sono state attivate altre iniziative del gruppo formazione di carattere culturale e formativo».

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