La Nuova Sardegna

Sassari

La vera storia della “Città del cavallo”

La vera storia della “Città del cavallo”

Da Chilivani all’Agris nell’ultimo numero della pubblicazione “Quaderni ozieresi”

22 settembre 2020
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OZIERI. È dedicato alla “Città del Cavallo” il settimo numero dei Quaderni Ozieresi, serie di pubblicazioni monografiche sulla vita cittadini ideati e curati dal professor Titino Bacciu. Scritto da Diego Satta, autore di varie pubblicazioni sull’argomento ed esperto della materia, il volumetto presenta una carrellata sui quasi 150 anni di storia di Ozieri come sede non solo del Deposito Stalloni ma anche dell’Ippodromo di Chilivani e dell’Istituto Incremento ippico (oggi agenzia Agris).

Ma è soprattutto la storia «della passione e dei risultati degli allevatori ozieresi e degli uomini che, attraverso varie figure professionali, hanno lasciato tracce indelebili che resteranno negli annali» spiega l’autore. «Nell’opuscolo – racconta Diego Satta – sono ricordati la mitica Bicicletta di Francesco Niedda che, all’inizio del 1900, spopolava nelle corse paesane, Cerva de Ozieri, vincitrice del primo Derby sardo nel 1921 e poi altri importanti cavalli come i saltatori Tonio de Uthieri approdato a Piazza di Siena e Seneca, campione italiano di completo di equitazione. E gli stalloni Granduca de Ozieri (figlio di Cerva) e Abramo de Ozieri, la cui discendenza calca ancora la pista dell’ippodromo di Chilivani.

Nomi di allevatori e proprietari e colori di scuderia che figurano nell’albo d’oro del Derby sardo come Regata del cavalier Matteo Mannu, Paradiso di Ignazio Cossu che stabilì il record della pista, Rass ed Eros de Ozieri per gli Eredi Fois, Navajo e Quit per Vittorio Sini, vincitori del Gran Premio come Paquito di Nicola Sechi, Norge del cavalier Mannu, Urbino de Ozieri per Nando Fois, Marika di Salvatore Farina, Nitro per gli Eredi Cossu.

Infine persone che hanno amministrato le istituzioni, dal capitano Vanzi, che volle il primo Derby sardo, al cavalier Matteo Mannu, dal dottor D’Alessio ad Antonio Peralta». Un opuscolo fresco di stampa che interesserà non solo gli appassionati ma anche i semplici lettori e che si leggerà davvero tutto d’un fiato. (b.m.)

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