All’Asinara focus su giustizia e carcere
Un convegno della Camera penale di Oristano affronterà i temi della detenzione
28 settembre 2020
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SASSARI. Ha origini che risalgono al 1885 l’istituto penitenziario dell’Asinara ed una storia intensa e controversa. L’ “Alcatraz d’Italia”, veniva chiamato il carcere di massima sicurezza perché da quel posto era pressochè impossibile fuggire, ma soprattutto perché le condizioni di vita dei detenuti erano disumane e degradanti.
Finalmente nel 1998 l’isola venne liberata dal carcere e da quel patrimonio di sofferenze e segregazione per essere restituita alla comunità e divenire, nel tempo, il Parco Nazionale che è oggi: fascino misterioso e forza di una natura incontaminata, paesaggi aspri battuti dal vento, mare cristallino e un ecosististema unico al mondo.
In questo contesto, tra memoria e speranza come recita il sottotitolo dell’evento, all’Asinara il 3 ottobre si terrà un’ intera giornata dedicata alla giustizia e al carcere organizzata dalla Camera Penale di Oristano, presieduta dall’avvocato Rosaria Manconi, e dall’avvocato Monica Murru, già direttore della Scuola forense di Nuoro e con il patrocinio, tra i tanti, dell’Ente Parco e della Presidenza del Consiglio regionale. Il programma dei i lavori prevede nella mattinata una tavola rotonda sul tema “I tempi della pena: vite sospese”, coordinata dall’avvocato Manconi, alla quale parteciperanno numerosi relatori fra i maggiori esperti nazionali di diritto penitenziario ed esecuzione penale ed il Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, Giandomenico Caiazza.
Nel pomeriggio, sarà Monica Murru a presentare il libro postumo di Mario Trudu “La mia Iliade”. L’opera, che racconta la sua lunga carcerazione (l’ergastolano di Arzana morì in ospedale il 24 ottobre 2019 dopo oltre quarant’anni di reclusione), verrà rappresentata anche in chiave teatrale, con adattamento drammaturgico di Giovanni Carroni di Bocheteatro ed accompagnamento musicale del Coro vocale di Nuoro diretto da Franca Floris. Presente anche il quartetto d’archi Malu del Conservatorio Canepa di Sassari.
La giornata si concluderà con la partecipazione straordinaria del cantautore Piero Marras.
Finalmente nel 1998 l’isola venne liberata dal carcere e da quel patrimonio di sofferenze e segregazione per essere restituita alla comunità e divenire, nel tempo, il Parco Nazionale che è oggi: fascino misterioso e forza di una natura incontaminata, paesaggi aspri battuti dal vento, mare cristallino e un ecosististema unico al mondo.
In questo contesto, tra memoria e speranza come recita il sottotitolo dell’evento, all’Asinara il 3 ottobre si terrà un’ intera giornata dedicata alla giustizia e al carcere organizzata dalla Camera Penale di Oristano, presieduta dall’avvocato Rosaria Manconi, e dall’avvocato Monica Murru, già direttore della Scuola forense di Nuoro e con il patrocinio, tra i tanti, dell’Ente Parco e della Presidenza del Consiglio regionale. Il programma dei i lavori prevede nella mattinata una tavola rotonda sul tema “I tempi della pena: vite sospese”, coordinata dall’avvocato Manconi, alla quale parteciperanno numerosi relatori fra i maggiori esperti nazionali di diritto penitenziario ed esecuzione penale ed il Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, Giandomenico Caiazza.
Nel pomeriggio, sarà Monica Murru a presentare il libro postumo di Mario Trudu “La mia Iliade”. L’opera, che racconta la sua lunga carcerazione (l’ergastolano di Arzana morì in ospedale il 24 ottobre 2019 dopo oltre quarant’anni di reclusione), verrà rappresentata anche in chiave teatrale, con adattamento drammaturgico di Giovanni Carroni di Bocheteatro ed accompagnamento musicale del Coro vocale di Nuoro diretto da Franca Floris. Presente anche il quartetto d’archi Malu del Conservatorio Canepa di Sassari.
La giornata si concluderà con la partecipazione straordinaria del cantautore Piero Marras.