La Nuova Sardegna

Sassari

Processo Alzheimer, chiesta condanna a sei anni per il neurologo Dore

Nadia Cossu
Il procuratore Gianni Caria
Il procuratore Gianni Caria

Lunga requisitoria del procuratore Caria: 4 anni invece la richiesta per D'Onofrio, Lai e Piredda, colleghi del professionista di Ittiri

29 settembre 2020
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SASSARI: Processo "Alzheimer" alle battute finali. Al termine della requisitoria cominciata questa mattina 29 settembre alle 10.30 e conclusa nel pomeriggio, il procuratore Gianni Caria ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per il neurologo di Ittiri Giuseppe Dore e a 4 anni per i colleghi D'Onofrio, Lai e Piredda. Richieste di condanne a 2 anni per l'onorevole Antonello Peru e a un anno e 3 mesi per l'ex manager della ASL Marcello Giannico e l'ex direttore sanitario Nicolò Licheri.

Il procuratore ha chiesto anche condanne che vanno dai due anni a un anno e 10 mesi per i familiari di alcuni pazienti accusati di maltrattamenti nei confronti dei loro cari. Caria ha però considerato le attenuanti generiche dovute al fatto che in buona fede, affidandosi al dottor Dore, avevano creduto che i loro cari potessero guarire

Il processo è quello a carico di 21 imputati, ed è nato dall’inchiesta condotta dal procuratore Gianni Caria e finalizzata a far luce sulla Psiconeuroanalisi. Una terapia per la cura dell’Alzheimer e di altre demenze definita “miracolosa” dal suo ideatore – il neurologo Dore, appunto – ma che per la Procura della Repubblica in realtà era priva di validità scientifica e avrebbe previsto atteggiamenti violenti nei confronti dei pazienti.

La chiusura dell’indagine nel 2012 portò a una serie di arresti clamorosi e al rinvio a giudizio di nomi eccellenti: medici, familiari di pazienti malati di Alzheimer, politici, dirigenti Asl. Tutti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso d’ufficio, maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona. A quattro medici venne anche contestato l’omicidio colposo legato al suicidio di un giovane di Alghero. Martedì prossimo la parola passa agli avvocati di parte civile

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