La Nuova Sardegna

Sassari

Quattro corsie Sassari-Alghero: cantieri a marzo

di Andrea Massidda
Quattro corsie Sassari-Alghero: cantieri a marzo

Le reazioni della politica dopo il via libera del Cipe. Tedde (Fi) chiede la nomina di un commissario 

01 ottobre 2020
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SASSARI. La strada statale 291 fa un altro importante passo in avanti verso la Riviera del Corallo. Uno step soltanto burocratico, per adesso, visto che martedì scorso il Cipe ha approvato semplicemente (si fa per dire) il progetto definitivo dell’arteria direttissima che collegherà Sassari con Alghero e l’aeroporto di Fertilia. Significa che i lavori si sbloccheranno molto presto dopo un’attesa infinita e mille battaglie, quindi è lecito festeggiare. Tuttavia per percorrere anche l’ultimo tratto della “quattro corsie” che attraversa la Nurra sarà necessario attendere ancora un po’. Adesso che nulla osta alla realizzazione del lotto conclusivo (il primo, sulla carta) e che addirittura ci sono i soldi (130 milioni di euro) bisogna infatti dar corso agli adempimenti per il bando dei lavori e l’aggiudicazione dell’appalto a un’impresa. Se tutto procederà senza intoppi si può ragionevolmente sperare che il cantiere all’altezza della cantoniera di Rudas venga inaugurato nella prossima primavera e che l’importante opera infrastrutturale sia completata in due anni, quindi entro la fine del 2023. A quel punto raggiungere in auto dal capoluogo la città catalana diventerà una passeggiata di venti minuti: quei quattro chilometri e mezzo mancanti che vanno ad aggiungersi ai ventinove già percorribili saranno sempre realizzati con due carreggiate separate da uno spartitraffico e con altrettante corsie per ogni senso di marcia larghe 3,75 metri ciascuna. Tenuto conto delle banchine laterali, la sede stradale sarà complessivamente larga 26,50 metri. Numeri sufficienti per dare all’arteria dignità di strada extraurbana principale, cioè la si potrà percorrere anche a 110 all’ora.

Le reazioni. Dopo un parto così travagliato non potevano che arrivare le felicitazioni politiche, anche se non sono mancate le polemiche. Tra i primi a intervenire il consigliere regionale Marco Tedde (Forza Italia), che avanza una richiesta esplicita al presidente del Consiglio dei ministri: «Bene il parere favorevole del Cipe – dice – ma ora Conte applichi il Decreto semplificazioni e in tempi rapidi coinvolga il presidente della Regione Solinas per nominare un commissario straordinario che segua la realizzazione dell’opera». Anche per il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, «adesso sarà fondamentale vigilare affinché non ci siano più rallentamenti burocratici e si arrivi celermente alle procedure di appalto e accantieramento dei lavori di una strada che il territorio del nord ovest Sardegna attende ormai da decenni». Poi il sindaco di Alghero Mario Conoci, il quale ieri ha anche avuto un colloquio telefonico con Mauro Antonelli, capo della Segreteria tecnica del ministero delle Infrastrutture. «Entro ottobre – riferisce il primo cittadino – la delibera del Cipe sarà esecutiva, e da quel momento l’Anas potrà avviare le procedure tecniche sul progetto che porteranno alla gara d’appalto. Si tratta di un traguardo concreto ottenuto lavorando in silenzio e senza clamori, in stretta collaborazione tra rappresentanti del territorio, ognuno nel proprio ruolo. Ora – aggiunge Conoci – è necessario continuare a vigilare con la stessa determinazione, consapevoli che la strada del lavoro istituzionale, silenzioso e concreto produce risultati».

La polemica. Positivo, ma più polemico l’intervento di Mario Bruno, centrosinistra, ex sindaco di Alghero. «Il governo Conte con il ministro Paola De Micheli è stato di parola – commenta –, e non è servita, anzi è stata del tutto inutile, una legge regionale farlocca di interpretazione del Ppr, non è servito il ricorso al Tar della Giunta Solinas, non sono servite migliaia di polemiche del centrodestra che hanno segnato la campagna elettorale. Da anni ormai dicevo che sarebbe stato l’unico percorso da seguire, quello del Consiglio dei ministri e del Cipe. A una Commissione Via che ha espresso parere tecnico negativo, nel contrasto tra ministeri, si poteva sostituire solo la Presidenza del Consiglio dei ministri, ribadendo, come ha fatto in luglio, che se il Ppr vieta nuove strade a quattro corsie in fascia costiera, nessuno poteva affermare che il lotto mancante, pochi chilometri della quattro corsie Sassari-Alghero, fosse una nuova strada».

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