La Nuova Sardegna

Sassari

processo d’appello 

A caccia con un’arma illegale, assolto

A caccia con un’arma illegale, assolto

Un 50enne era stato condannato in primo grado a un anno e 3 mesi

15 ottobre 2020
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SASSARI. In primo grado era stato condannato a un anno e tre mesi e tremila euro di multa per ricettazione perché in concorso con il padre (già gudicato separatamente) avrebbe acquistato un fucile Breda calibro 12 a pallettoni, arma detenuta illegalmente secondo l’accusa. All’imputato, Francesco Astara, sassarese di 50 anni, era stato anche contestato di aver esercitato la caccia in periodo vietato, nelle campagne di Alghero.

In primo grado il giudice Michele Contini lo aveva ritenuto colpevole a conclusione del rito abbreviato e lo aveva condannato a un anno e tre mesi, il pm aveva chiesto un mese in più. Ma l’avvocato difensore Lorenzo Galisai aveva impugnato la sentenza e avantieri si è tenuto il processo nella sezione staccata della corte d’appello di Sassari. Il collegio presieduto da Plinia Azzena (a latere Marina Capitta e Cristina Fois), accogliendo la tesi dell’avvocato difensore, lo ha assolto per non aver commesso il fatto. I giudici hanno dichiarato invece di non doversi procedere per la caccia in periodo vietato perché il reato è prescritto.

Astara era stato fermato nel 2013 a un posto di blocco dai carabinieri della stazione di Fertilia. Lui, che era in auto insieme al padre, aveva detto ai militari che stava andando a una battuta di pesca. Ma la pattuglia si era insospettita sia per l’orario insolito sia perché non era visibile alcuna attrezzatura. Avevano quindi perquisito il bagagliaio e avevano trovato il fucile con la matricola abrasa. (na.co.)

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