La Nuova Sardegna

Sassari

Fertilia attende il piano di rilancio

Viaggia a passo di lumaca il progetto varato nel 2008 dalla giunta Soru

26 ottobre 2020
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wALGHERO. Il progetto di riutilizzo turistico della città di fondazione di Fertilia finanziato con due milioni di euro nell’ormai lontano 2008 dalla giunta Soru continua a viaggiare a passo di lumaca. A distanza di dodici anni dall’annuncio, nella borgata fondata nel primo trentennio del Novecento non si è mossa una foglia e gli immobili storici di proprietà regionale, alcuni dei quali passati in comodato al Comune, continuano a degradarsi.

«Il progetto di qualità urbana e marketing territoriale revisionato dall’amministrazione comunale nel dicembre del 2019 è all’attenzione degli uffici regionali competenti per il parere di coerenza». Questa la risposta fornita dal comune di Alghero al Comitato di quartiere di Fertilia nel giugno scorso. A quattro mesi da quella risposta e senza altri aggiornamenti il presidente del Comitato Luca Rondoni sta preparando una nuova richiesta di accesso agli atti, questa volta rivolta agli uffici regionali. «Ci sembra che quasi un anno per esprimere una valutazione di parere di coerenza sia davvero tanto. Vogliamo quindi vederci ancora più chiaro. Siamo piuttosto stanchi di osservare il nostro centro storico sbriciolarsi giorno per giorno – dice –. Il potenziale turistico ed economico di Fertilia è sotto gli occhi di tutti ed è compito del Comune e della Regione favorire le migliori condizioni per far decollare lo sviluppo economico del nostro borgo. A oggi invece siamo circondati dal degrado, con le nostre strutture che potrebbero generare posti di lavoro e benessere se messe a reddito e utilità collettiva».

In particolare il comitato di Fertilia vuole capire i motivi che ostacolano il percorso di cessione di un lotto di terreno situato tra il lungomare Rovigno e Via Fiume, dove è prevista una certa cubatura. L’operazione originaria contenuta nel piano di riuso prevede la permuta in cambio della ristrutturazione dell ex cineneatro e dell’attigua palazzina denominata “casa del fascio”. Ma ci sono anche molti altri immobili e strutture che attendono un futuro, come il campo sportivo San Marco e il Palazzo Doria.

Sergio Ortu

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