La Nuova Sardegna

Sassari

«Un ospedale da campo per salvare il Marino»

di Nicola Nieddu
«Un ospedale da campo per salvare il Marino»

Alghero, polemica sulla decisione di destinare la struttura ai pazienti Covid Il centrosinistra: «Troviamo insieme una soluzione per salvare servizi essenziali» 

26 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





wALGHERO. Anche ad Alghero, come a Nuoro, un ospedale da campo per le emergenze Covid. Questo quanto chiedono i consiglieri comunali di centrosinistra in una nota dove esprimono il loro disappunto dopo la decisione di far diventare il Marino, con i suoi 47 posti letto, un ospedale per pazienti Covid. Così, Esposito,Bruno, Sartore, Cacciotto, Piras, Pirisi e Di Nolfo, chiedono che il sindaco Mario Conoci e il presidente del Consiglio regionale, l'algherese Michele Pais, prendano una posizione chiara per evitare la chiusura dei servizi primari offerti dall'Ospedale Marino.

Secondo l'opposizione, trasferire ortopedia all'Ospedale Civile «è una scelta definitiva. Lo dimostra il fatto che già da sabato è presente la cartellonistica al Civile che indica ortopedia al terzo piano. Si è scelto, con la scusa del virus, con precisione chirurgica e nel silenzio generale, di smantellare l'Ospedale Marino». L'opposizione ricorda anche l'apertura della terapia intensiva al Civile: «senza anestesisti in numero sufficiente e, pare, senza filtri di sicurezza adeguati, senza accreditamento e solo in emergenza. In un ospedale che già ha un punto nascita funzionante, che rende impraticabile nello stesso stabile un reparto covid. Sembrano – prosegue la nota – provvedimenti assunti da teste diverse, senza logica, senza programmazione, senza buon senso, che mettono a repentaglio la sicurezza».

La proposta per questa emergenza sanitaria, anticipata tempo fa dal leader del centrosinistra Mario Bruno, è quella di realizzare un ospedale da campo con Croce Rossa, Assl e Protezione Civile: «Decine di posti letto divisi in reparti, dotato di bagni e comfort, a pressione negativa che rende zona sterile e in sicurezza, a tutti gli effetti, un ospedale provvisorio, un gioiello. Poteva essere ubicato, e può esserlo ancora, nello spazio antistante il Civile. Il punto è infatti la provvisorietà». «Concordiamo con i sindacati – si legge nella nota – che chiedono soluzioni differenti, e non compromettere servizi e reparti essenziali come quelli di Alghero, per le patologie acute dei pazienti dell'intero distretto. Siamo con loro e con tutte le forze sociali e politiche, con i comitati e le associazioni, che vorranno unirsi in una mobilitazione generale». La minoranza «è disponibile a dialogare per trovare soluzioni di buon senso che non smantellino i servizi esistenti e che creino punti di assistenza ospedaliera in emergenza per i malati di covid. Il dibattito è aperto, le soluzioni però devono essere rapide».



Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative