Tedde: «L’aeroporto svolge un ruolo strategico»
L’ex sindaco di Alghero dopo l’operazione di F2i su Olbia: ora creare sinergie tra le due infrastrutture
02 novembre 2020
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ALGHERO . «L’aeroporto di Alghero deve svolgere un ruolo strategico per il nord ovest e centro Sardegna»: così l'ex sindaco e ex consigliere regionale Marco Tedde che ha preso posizione sul gestore unico per gli scali aeroportuali di Alghero e Olbia, dopo l'acquisizione del pacchetto di maggioranza azionaria da parte della F2i, la stessa che gestisce lo scalo catalano.
Secondo Tedde l’operazione è positiva, se finalizzata a creare sinergie tra le due infrastrutture con pari opportunità di rilancio. Ma per Alghero, dopo il calo verticale di passeggeri del periodo precedente alla pandemia, occorrono progetti e nuovi orizzonti che oggi non si intravvedono.
«C’è bisogno che la politica regionale e locale stiano in campana – dice Tedde – e intervengano per conoscere gli obiettivi strategici della fusione, e per sollecitare la F2i ad integrarsi nel territorio ascoltandolo e facendolo partecipare alle scelte, così come accadeva nel periodo d’oro dello scalo catalano, quando politiche aziendali, locali e regionali lungimiranti portarono ad un incremento dei passeggeri straordinario, inventando letteralmente il modello “low cost” sardo, con benefici economici e sociali esponenziali per un vastissimo territorio. Modello che, purtroppo, è stato scardinato da scelte regionali della precedente legislatura poco avvedute».
Secondo l'ex sindaco questa è una opportunità di crescita per entrambi gli scali, ma occorre chiarezza nel definire ruoli e target e nel mettere in campo investimenti. «Non vorremmo che qualcuno pensi che l’aeroporto di Alghero possa svolgere il ruolo di “parente povero”. Da oggi la politica locale, senza distinzione di casacche – ha concluso Marco Tedde – deve svolgere il compito attento di sentinella dei cieli, tenendo la guardia alta e stimolando la Regione e F2i a programmare una nuova stagione di crescita dei due scali».
Nicola Nieddu
Secondo Tedde l’operazione è positiva, se finalizzata a creare sinergie tra le due infrastrutture con pari opportunità di rilancio. Ma per Alghero, dopo il calo verticale di passeggeri del periodo precedente alla pandemia, occorrono progetti e nuovi orizzonti che oggi non si intravvedono.
«C’è bisogno che la politica regionale e locale stiano in campana – dice Tedde – e intervengano per conoscere gli obiettivi strategici della fusione, e per sollecitare la F2i ad integrarsi nel territorio ascoltandolo e facendolo partecipare alle scelte, così come accadeva nel periodo d’oro dello scalo catalano, quando politiche aziendali, locali e regionali lungimiranti portarono ad un incremento dei passeggeri straordinario, inventando letteralmente il modello “low cost” sardo, con benefici economici e sociali esponenziali per un vastissimo territorio. Modello che, purtroppo, è stato scardinato da scelte regionali della precedente legislatura poco avvedute».
Secondo l'ex sindaco questa è una opportunità di crescita per entrambi gli scali, ma occorre chiarezza nel definire ruoli e target e nel mettere in campo investimenti. «Non vorremmo che qualcuno pensi che l’aeroporto di Alghero possa svolgere il ruolo di “parente povero”. Da oggi la politica locale, senza distinzione di casacche – ha concluso Marco Tedde – deve svolgere il compito attento di sentinella dei cieli, tenendo la guardia alta e stimolando la Regione e F2i a programmare una nuova stagione di crescita dei due scali».
Nicola Nieddu