La Nuova Sardegna

Sassari

Sit-in davanti al Comune per l’appalto rifiuti

di Giovanni Bua
Sit-in davanti al Comune per l’appalto rifiuti

La Fp Cgil protesta per lo “spacchettamento” dei 210 lavoratori tra aziende Contestato anche il sindaco Campus: «Lui non vede, non sente e non parla»

18 novembre 2020
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SASSARI. Un sit in a sostegno della vertenza dei lavoratori ambientali del Comune, in programma domani mattina dalle 11.45 alle 12.45 davanti a Palazzo Ducale. Promosso dalla Fp Cgil a tutela degli oltre 210 che dal primo dicembre saranno impiegati in “Gretas”, il nuovo maxi appalto di sei anni e sei mesi (da 132 milioni) vinto da un raggruppamento temporaneo di imprese (unico partecipante al bando) che unisce Ambiente Italia (la joint venture tra Econord e Gesenu), la stessa Gesenu e la cesenate Formula Ambiente, tutte protagoniste della passata gestione, anche se con assetti diversi.

Un passaggio iniziato decisamente con il piede sbagliato, con la Fp Cgil che lamenta l’interruzione delle relazioni sindacali e che aveva inizialmente dichiarato una giornata di sciopero per il prossimo sabato ma, di fronte alle osservazioni della commissione di garanzia, che chiedeva di posticipare la data all’inizio di dicembre (e dunque ad appalto già iniziato) ha preferito optare per un diverso tipo di protesta.

La tensione è alle stelle, salita per la mancata presentazione a sindacati e Rsu dell’elenco nominativo del personale con eventuali part time, livelli, mansioni e qualifica, che chi subentra nella gestione del servizio è tenuto per legge a fornire. Elenco più volte richiesto, e arrivato solo dopo la proclamazione dello sciopero. Con il personale però che risulta diviso tra le varie aziende componenti l’Ati aggiudicataria del nuovo appalto.

Ma non basta. A preoccupare la Fp Cgil, che rappresenta circa la metà dei 210 dipendenti, è anche la gestione degli spogliatoi in emergenza Covid e il mancato pagamento dell’indennità di lavaggio degli indumenti da novembre 2019. Temi su cui è stato impossibile – denuncia il sindacato – avviare un confronto formale o informale con Ambiente Italia - «che ha risposto in malo modo all’ultima pec nella quale ha allegato l’elenco dei lavoratori -. E su cui è totalmente mancata la mediazione di sindaco e giunta, che pure sono l’ente appaltante del servizio».

Motivo per cui la sede scelta per la protesta di domani mattina è Palazzo Ducale, e lo slogan creato per rappresentarla è “Non vedo, non sento, non parlo”.

«Il sindaco non ci ha voluto ascoltare e non ci ha convocato, come avevamo richiesto per ricomporre questa delicata vertenza – spiega il segretario generale Fp Cgil Sassari, Paolo Dettori –. E per questo abbiamo scelto Palazzo Ducale per il nostro sit-in. Pronti, se le cose non dovessero cambiare, a indire eventualmente un nuovo sciopero contro le aziende che subentreranno nell’appalto dal primo dicembre».

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