La Nuova Sardegna

Sassari

Strade, acqua, hotel diffuso: così l’Asinara risorgerà

Gavino Masia
Strade, acqua, hotel diffuso: così l’Asinara risorgerà

I progetti di Giovanni Pietro Sanna, direttore della Conservatoria delle Coste. «Con gli 8 milioni destinati al Parco anche un polo del trekking a Elighe Mannu»

02 dicembre 2020
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PORTO TORRES. La Regione ha finalmente approvato il bilancio della Conservatoria delle Coste e una delle priorità decise dal direttore dell’Agenzia regionale, Giovanni Pietro Sanna, è quella di autorizzare gli interventi più urgenti nel Parco nazionale dell’Asinara. All’isola sono stati destinati finanziamenti per 8 milioni di euro su opere ancora da realizzare, con l’auspicio che gli stessi possano concretamente realizzarsi nell’anno che verrà.

«Dopo l’approvazione del documento contabile si può iniziare a ripulire una serie di siti – dice il direttore – nei quali si è accumulata tanta immondizia: una ditta specializzata provvederà a rimuovere le porzioni di amianto cadute al suolo, cercando però le alternative per non far crollare i manufatti che in seconda battuta si comincerà a ristrutturare».

Strade. Ci sono 1 milione e 500mila euro per la viabilità sul Parco, cominciando da una serie di rattoppi stradali a causa delle piogge che hanno creato dissesto: è prevista la messa in sicurezza della dorsale principale, strada in cemento lunga 25 chilometri, che unisce Fornelli al borgo di Cala d’Oliva e il restauro del collegamento fra Cala Sabina e Punta Scorno. Lo studio sulle condizioni di esercizio della rete viaria principale era stato realizzato dall’università di Cagliari.

Abbanoa. «Ho incontrato ufficialmente il presidente Gabriele Racugno per parlare del distretto idrico dell’Asinara e per sollecitare le iniziative di Abbanoa per gli interventi relativi al finanziamento regionale di 3 milioni e 500mila euro – dice Sanna –. I primi operatori dell’ente idrico sono già sull’isola per intervenire in alcuni punti, soprattutto a Cala d’Oliva dove la rete è tutta malandata perché fatta di tubi in ferro rugginosi che hanno bisogno di essere sostituiti».

Elighe Mannu. «Questa bellissima struttura collinare è stata inutilizzata per troppo tempo e Forestas l’ha appena restituita. C’è una cordonata cementizia che devo far risistemare e quindi riposizionare con provvedimento d’urgenza, perché Elighe Mannu deve diventare un piccolo polo del turismo da trekking». È l'unico bosco naturale superstite dell’isola dell’Asinara, di circa 6 ettari e con prevalenza di lecci. L’area è attualmente oggetto di un intervento anche da parte del Parco, sia sul lecceto, che sulle sorgive e sui terrazzamenti.

Albergo diffuso. «L’impegno che voglio mantenere è anche quello dell’avvio dell’albergo diffuso – conclude il direttore della Conservatoria –, con un finanziamento di 2 milioni di euro, utilizzando tutti i fabbricati presenti sull’isola che lo consentono per funzioni di turismo particolare. È inoltre in discussione – prosegue – un fondo da destinare al marketing territoriale dell’Asinara, mentre siamo in attesa del protocollo d’intesa con il ministero delle Politiche agricole affinché possa emettere quel decreto che dichiara il Parco come distretto biologico integrato, per poter produrre con il marchio Europeo dell’agricoltura biologica».

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