La Nuova Sardegna

Sassari

Cogoni, il vescovo del Vaticano II

Cogoni, il vescovo del Vaticano II

Ozieri, nuova opera di monsignor Cabizzosu dedicata allo storico prelato 

04 dicembre 2020
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OZIERI. É dedicata a un prelato amatissimo nella diocesi di Ozieri, di cui fu vescovo dal 1936 al 1975, la nuova ricerca di monsignor Tonino Cabizzosu, studioso, direttore dell’archivio e della biblioteca diocesani e attualmente parroco di Ittireddu: “Francesco Cogoni. Il Vaticano II nell’azione di un vescovo pacelliano”, edita recentemente per i tipi dell’associazione Don Francesco Brundu di Ozieri.

Se l’autore, studioso di fama sovranazionale, non ha bisogno di presentazioni, è vero però che il vescovo Cogoni, per l’eminenza della sua figura, aveva “bisogno” di uno studio a lui dedicato. Un’impresa non facile, vista la lunghezza del suo vescovato, ben 36 anni, la vastità degli eventi di quegli anni - dalle II Guerra Mondiale al Concilio Vaticano II sino ai turbolenti anni ’60 e ’70 - e soprattutto la molteplicità delle sue azioni di rinnovamento all’interno della diocesi. Monsignor Cogoni, nato a Quartu nel 1894, è ricordato per la valorizzazione del seminario e la rifondazione del convento delle suore di San Filippo Neri, per il sostegno alla creazione dello storico settimanale diocesano Voce del Logudoro e per un’azione pastorale appassionata e intensa che fu fortemente ispirata dalla sua partecipazione al Concilio, dal quale, come ricorda nel suo scritto monsignor Cabizzosu, «tornò trasformato». Cabizzosu dedica al vescovo una ricerca che - pur non avendo, come sottolinea lo stesso autore, la pretesa di essere esaustiva - restituisce al lettore più o meno avvezzo un ritratto straordinario del prelato, accuratamente ricostruito anche grazie all’analisi dei suoi scritti, alcuni dei quali pubblicati in appendice, e alle testimonianze di chi visse gli anni del suo episcopato. Come la superiora generale del convento delle Piccole Suore di San Filippo Neri Maria Francesca Burreddu, che nel saluto al lettore inserito in premessa - dopo la prefazione del vescovo monsignor Corrado Melis - ricorda con affetto e riconoscenza il vescovo. Una lettura ricca e piacevole, che aggiunge un altro importante tassello alla serie di studi che da qualche anno è promossa dalla Diocesi di Ozieri sulle figure della sua storia recente. (b.m.)

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