La Nuova Sardegna

Sassari

Lite a Palazzo per una riunione

di Roberto Sanna
Lite a Palazzo per una riunione

Il Pd contro il consigliere di “Cambiamo!” Luisi: «Ha convocato in presenza 20 associazioni culturali»

11 dicembre 2020
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SASSARI. Poteva sembrare un innocente incontro a scopo consultivo od organizzativo, è stata una scintilla che ha fatto scoppiare una furiosa lite fra il centrosinistra e la maggioranza di Palazzo Ducale. Terreno di scontro il settore culturale, pietra dello scandalo una riunione in presenza e bersaglio degli strali il consigliere di “Cambiamo!” Cristian Luisi e l’assessora Rosanna Arru.

La riunione si è tenuta giovedì scorso nella sede dell’assessorato alla Cultura e la nota di protesta del centrosinistra (firmata da Marco Dettori, Giuseppe Mascia, Lello Panu, Carla Fundoni, Mariano Brianda, Giuseppe Masala e Fabio Pinna)è arrivata subito dopo. «Mentre tutta la città affronta le prescrizioni che limitano e vietano gli assembramenti sopra un certo numero di persone, compresi riunioni ed incontri; mentre il consiglio comunale ha ripreso con fatica i lavori dopo un lungo periodo di inattività, attraverso un ingente investimento di denari pubblici; mentre diversi settori dell’amministrazione con fatica portano avanti il proprio lavoro in condizioni complicatissime; mentre alcuni di questi settori hanno ridotto al minimo l’apertura al pubblico; mentre la vita sociale è cambiata fin dentro le mura delle nostre case; mentre tutto questo è la quotidianità che viviamo, si è tenuto un incontro con diverse associazioni culturali, con oltre venti persone – recita la nota –. L’incontro è stato promosso dal consigliere Christian Luisi, e ha partecipato l’assessora Rosanna Arru. Il tema dell’incontro non è stato reso noto e alla riunione ha partecipato anche il presidente del consiglio comunale Maurilio Murru, non si sa se a titolo personale o in qualità di rappresentante di tutto il Consiglio».

A parlare sarebbe stata solo l’assessora ma i consiglieri del centrosinistra non entrano nel merito preferendo puntare il dito su un altro aspetto: «Da un lato non si possono chiedere sforzi incredibili alla cittadinanza per poi raggirarli in tal modo, in un periodo nel quale incontri come questo devono e possono svolgersi on line a tutela di tutti e a garanzia della trasparenza a cui l’Amministrazione è richiamata; dall’altro siamo preoccupati del fatto che l’ambito delle associazioni culturali sia interpellato per finalità non chiare, in modo parziale, equivoco e francamente non utile a nessuno».

Christian Luisi ha replicato parlando di strumentalizzazione della vicenda e di “clima da pettegolezzo”, dispiacendosi dell’atteggiamento del gruppo del Pd che «invece di entrare nel merito delle problematiche delle associazioni: «Le associazioni che operano nel settore culturale e dello spettacolo stanno vivendo un momento devastante. C’è chi non sa se potrà continuare la propria attività e chi in questi mesi ha cercato in tutti i modi di sopravvivere alla crisi – è la sua risposta –. Ho ritenuto potesse essere utile farmi promotore di una serie di incontri con le associazioni non per fare sfilate ma esclusivamente per poter avere da loro un contributo di idee, volto proprio a mitigare gli effetti della crisi. Si trattava di un numero limitato di associazioni, non per garantire esclusive ma per ottemperare a tutte le prescrizioni di sicurezza, comprese ovviamente quelle legate al distanziamento. In questo primo incontro erano presenti diciassette persone. L’obiettivo è organizzare altri incontri per consentire a tutti di poter avere un confronto diretto e poter esporre le proprie idee, in maniera anche informale. Niente di nascosto ma solo il tentativo di fare qualcosa di utile».

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