La Nuova Sardegna

Sassari

la lite AL “RUSCELLO” DI ALGHERO 

Mandibola rotta in discoteca sconterà un anno e otto mesi

Mandibola rotta in discoteca sconterà un anno e otto mesi

SASSARI. La scintilla era nata a fine serata, quando le luci psichedeliche, la musica martellante e forse qualche bicchiere di troppo avevano contribuito a far degenerare una discussione tra due...

18 dicembre 2020
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SASSARI. La scintilla era nata a fine serata, quando le luci psichedeliche, la musica martellante e forse qualche bicchiere di troppo avevano contribuito a far degenerare una discussione tra due ventenni che si contendevano un divanetto a bordo pista nella discoteca “Il Ruscello” di Alghero.

Uno dei due, Andrea Grabesu, sassarese, all’epoca dei fatti aveva 21 anni, stando al racconto della vittima si era seduto con aria di sfida su un divanetto a tre posti accanto a una coppia di coetanei algheresi.

Il maschio non l’aveva presa bene e aveva chiesto al 21enne di spostarsi immediatamente e restituire alla coppia l’intimità perduta. In pochi istanti la discussione si era però trasformata in scazzottata e ad avere la peggio era stato il ventenne algherese, messo ko davanti alla fidanzata con un gancio destro violentissimo.

Il giovane colpito al volto aveva riportato la frattura della mandibola e dopo un intervento chirurgico per quaranta giorni aveva dovuto alimentarsi con passati di verdura e frullati.

Ieri mattina, difeso dall’avvocato Carlo Ermini, Grabesu è stato condannato dal giudice Giulia Tronci a un anno e otto mesi di reclusione per lesioni.

La vittima dell’aggressione si era rivolta all’avvocato Elias Vacca e aveva sporto denuncia. Durante il processo l’imputato ha sempre sostenuto di essere stato aggredito per primo dal coetaneo algherese e di aver agito di conseguenza. Sia il pubblico ministero che l’avvocato di parte civile hanno però chiesto al giudice di infliggere all’imputato a una pena esemplare.

Una reazione così violenta, tanto da fratturare una mandibola, secondo il rappresentante dell’accusa e il difensore della vittima, non poteva essere considerata legittima difesa. Il giudice ha accolto questa tesi e ha condannato Andrea Grabesu alla pena sollecitata dal pm e in più a pagare una provvisionale di mille euro alla parte offesa. (l.f.)

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