Giave, nascosti nella stalla 320 chili di marijuana
Blitz all’alba dei carabinieri di Bonorva all’interno di un’azienda agricola La sostanza era nascosta in diversi sacchi, arrestato un 39enne di Bitti
20 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA
GIAVE. Un capannone come tanti altri, adibito a stalla. Ma al suo interno ben pochi animali, e merce molto più preziosa. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Bonorva e due aliquote dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna sono andati a colpo sicuro. L’operazione che ha portato all’arresto di un allevatore è scattata alle prime luci del giorno, in un’azienda agricola situata nell’agro di Giave, in località Mura Maggiales.
Quando i militari hanno fatto irruzione e perquisito da cima a fondo la struttura adibita a stalla, hanno trovato subito trentotto bustoni del cemento. All’interno, nascosti, altri sacchi del peso complessivo di 19 kg. Il contenuto era sostanza stupefacente, marijuana pronta a essere commercializzata. Ma questa era solo una parte della droga. Altri 247 kg erano sfusi in diversi sacchi in nylon e pronti per essere anche loro lavorati ed imbustati. Dopodiché i carabinieri si sono spostati nel domicilio dell’allevatore, e la nuova perquisizione ha consentito di rinvenire ulteriori 54 kg di sostanza, distribuiti in 108 sacchi del peso di 500 grammi, già pronti alla vendita. Dai primi accertamenti, la sostanza contiene un valore di thc- tetraidrocannabinolo- ben superiore al limite consentito per essere immessa nel mercato legale. Il blitz che ha consentito di rinvenire complessivamente 320 kg di marijuana, è frutto di una complessa operazione investigativa che si è concretizzata in una serie di servizi di osservazione. A finire in manette un 39enne bittese, arrestato per detenzione ai fini di spaccio. L’arresto è stato convalidato ieri mattina e il giudice ha disposto per l’uomo, incensurato, i domiciliari, in attesa di valutare gli ulteriori elementi che potrebbero portare a una misura più grave.
Quando i militari hanno fatto irruzione e perquisito da cima a fondo la struttura adibita a stalla, hanno trovato subito trentotto bustoni del cemento. All’interno, nascosti, altri sacchi del peso complessivo di 19 kg. Il contenuto era sostanza stupefacente, marijuana pronta a essere commercializzata. Ma questa era solo una parte della droga. Altri 247 kg erano sfusi in diversi sacchi in nylon e pronti per essere anche loro lavorati ed imbustati. Dopodiché i carabinieri si sono spostati nel domicilio dell’allevatore, e la nuova perquisizione ha consentito di rinvenire ulteriori 54 kg di sostanza, distribuiti in 108 sacchi del peso di 500 grammi, già pronti alla vendita. Dai primi accertamenti, la sostanza contiene un valore di thc- tetraidrocannabinolo- ben superiore al limite consentito per essere immessa nel mercato legale. Il blitz che ha consentito di rinvenire complessivamente 320 kg di marijuana, è frutto di una complessa operazione investigativa che si è concretizzata in una serie di servizi di osservazione. A finire in manette un 39enne bittese, arrestato per detenzione ai fini di spaccio. L’arresto è stato convalidato ieri mattina e il giudice ha disposto per l’uomo, incensurato, i domiciliari, in attesa di valutare gli ulteriori elementi che potrebbero portare a una misura più grave.
