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Sassari

Andria: «Murru ora dovrebbe dimettersi»

Andria: «Murru ora dovrebbe dimettersi»

Il candidato sindaco di centrodestra aderisce al Psd’Az che dopo 10 anni di assenza rientra in aula

22 dicembre 2020
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SASSARI. Un centenario particolare per La sezione “Futuro e Indipendenza” di Sassari, che festeggerà con il ritorno del simbolo dei 4 Mori nei banchi del Consiglio comunale di Sassari, che mancava dal lontano 2010. Ciò accade grazie all’adesione al Partito Sardo d’Azione del consigliere comunale Mariolino Andria.

«L’ingresso nel Psd’Az di Andria ha coinciso con la crisi in seno alla maggioranza civica dell’attuale sindaco – dice Gian Carlo Acciaro – . La fragilità del patto “Civico”, costruito a tavolino, ha mostrato i suoi limiti e ha rivelato che di civico aveva ben poco. Lo dimostra la creazione di un quadro politico incerto dove salta agli occhi solo la conservazione delle poltrone e in particolare modo quella della figura poco apprezzata del presidente dell’assemblea cittadina. Uno scenario dove si è praticato il peggio della vecchia politica, fatta di opportunismi e desueti giochi di palazzo. È ormai sotto gli occhi di tutti che, per paura di perdere il potere e lo scranno dove sono seduti, i grillini ormai fanno gli accordi anche con belzebù: smarriti e ormai privi di tensione ideale hanno il coraggio di allearsi con il Pd a livello nazionale e contro il Pd a livello locale».

L’adesione dell’ex candidato sindaco Mariolino Andria al Psd’Az risale a diversi mesi fa. «Non ho dimenticato uno degli appelli più virtuosi che ho ricevuto dopo che si sono attenuate le asprezze della campagna elettorale: “a Sassari deve tornare il vento sardista: questo dovrà essere l’obiettivo di ogni singolo iscritto al Psd’Az Sassarese”. Un appello, lanciato il 14 febbraio del 2020 dalla sezione “Futuro e Indipendenza” del Partito Sardo d’Azione. Da mesi sto percorrendo questa strada, con umiltà, silenziosamente e senza clamore».

Il nuovo asse Civici-5 stelle non convince affatto Andria: «Campus e Murru di sono uniti in un abbraccio innaturale e incomprensibile tra una coalizione civica e il partito del M5S: percepisco che la città non sta apprezzando. Peccato, una consiliatura che poteva essere una novità per Sassari ma che sta invece confermando tutti i limiti di un progetto nato a tavolino con poca anima e una scarsa visione. Nanni è un uomo di indiscussa capacità ma ha sbagliato nel non saper ascoltare e coinvolgere sia i suoi che la città, rifiutando delle mediazioni: per lui sono sempre compromessi. Lo affermo nonostante, per i rispettivi e distanti ruoli, abbia ricevuto personalmente delle soddisfazioni in diverse iniziative consiliari pubbliche e riservate. Il secondo non è mai riuscito a svolgere il nobile ruolo di presidente del consiglio è il maggiore responsabile di questa catastrofe. Il sindaco, che io conosco bene, può ancora dare un colpo di reni: ha però bisogno di essere più sereno e quindi di avere al suo fianco molto di più di quello che si ha scelto. Murru è meglio che si dimetta nel più breve tempo possibile».

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