Ittiri, consultorio attivo già dal prossimo gennaio
di Vincenzo Masia
Sarà potenziato e dotato dell’ecografo portatile per la tutela delle gravidanze Disagi invece per il Centro prelievi ora allestito nella vecchia ala dell’Alivesi
23 dicembre 2020
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ITTIRI. Una notizia, anzi due, anche se strettamente collegate in quanto entrambe riguardano il presidio sanitario dell’Alivesi. La prima buona nuova è relativa alla ripresa delle attività del consultorio, che – stando almeno alle voci che circolano insistentemente tra gli addetti ai lavori – dovrebbe, salvo imprevisti, iniziare a funzionare già dal prossimo gennaio. La seconda, per la verità meno buona, si riferisce al (ri)trasferimento del Centro prelievi che, dopo un periodo di attività in locali provvisori, tornerà nella sua sede originaria passando, però, per un ulteriore periodo transitorio nei locali della vecchia ala del nosocomio, al piano terra, di fronte all’ambulatorio di Igiene, in attesa della sistemazione definitiva dei locali. Nel frattempo si avverte un fortissimo disagio fra gli utenti che non sono stati avvisati dell’improvvisa decisione dell’Azienda a tutela della salute (Ats), e di conseguenza sono saltate tutte le prenotazioni.
Nel frattempo il personale preposto al Centro prelievi è impegnato nella sistemazione di decine di scatole e scatoloni prima del trasferimento. I carabinieri del Nas, dietro richiesta di alcuni utenti, si sono recati all’Alivesi per i controlli del caso. Il sindaco Antonio Sau, recatosi nella mattinata di ieri in visita in ospedale, per verificare la situazione, ha rilasciato una dichiarazione nella quale precisa che «a seguito delle pressioni dell’amministrazione comunale e della popolazione, oggi ritorna a Ittiri l’equipe del consultorio, potenziato nelle dotazioni, primo fra tutti l’ecografo portatile per la tutela della gravidanza e anche nelle varie discipline nelle quali opereranno il ginecologo, il pediatra, l’ostetrica e l'assistente sociale. Questo importante risultato – prosegue il primo cittadino Antonio Sau – ha però evidenziato delle difficoltà non previste che riguardano il Centro prelievi che sarà in futuro ospitato nel laboratorio analisi, dopo un breve periodo in attesa dell’ultimazione dei lavori che sarebbero dovuti essere già conclusi anche se, quanto prima, dovrebbero essere a regime sia nelle connessioni internet che in altri piccoli dettagli tecnici. Il nostro impegno – conclude Sau- è quello di sollecitare l’Azienda a tutela della salute affinché, oggi stesso, provveda per la ripresa immediata di un servizio così importante per Ittiri e per il territorio che ruota intorno alla nostra cittadina».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel frattempo il personale preposto al Centro prelievi è impegnato nella sistemazione di decine di scatole e scatoloni prima del trasferimento. I carabinieri del Nas, dietro richiesta di alcuni utenti, si sono recati all’Alivesi per i controlli del caso. Il sindaco Antonio Sau, recatosi nella mattinata di ieri in visita in ospedale, per verificare la situazione, ha rilasciato una dichiarazione nella quale precisa che «a seguito delle pressioni dell’amministrazione comunale e della popolazione, oggi ritorna a Ittiri l’equipe del consultorio, potenziato nelle dotazioni, primo fra tutti l’ecografo portatile per la tutela della gravidanza e anche nelle varie discipline nelle quali opereranno il ginecologo, il pediatra, l’ostetrica e l'assistente sociale. Questo importante risultato – prosegue il primo cittadino Antonio Sau – ha però evidenziato delle difficoltà non previste che riguardano il Centro prelievi che sarà in futuro ospitato nel laboratorio analisi, dopo un breve periodo in attesa dell’ultimazione dei lavori che sarebbero dovuti essere già conclusi anche se, quanto prima, dovrebbero essere a regime sia nelle connessioni internet che in altri piccoli dettagli tecnici. Il nostro impegno – conclude Sau- è quello di sollecitare l’Azienda a tutela della salute affinché, oggi stesso, provveda per la ripresa immediata di un servizio così importante per Ittiri e per il territorio che ruota intorno alla nostra cittadina».
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