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La Befana del Comune è passata per 48 bambini del paese
GIAVE. Dolci sorprese per l’Epifania dei bambini di Giave. L’amministrazione ha elaborato un piano per non rinunciare ad un gesto sempre molto sentito dai bimbi e dalle loro famiglie e a conclusione...
08 gennaio 2021
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GIAVE. Dolci sorprese per l’Epifania dei bambini di Giave. L’amministrazione ha elaborato un piano per non rinunciare ad un gesto sempre molto sentito dai bimbi e dalle loro famiglie e a conclusione delle iniziative natalizie ha voluto omaggiare i bambini con la consegna delle tradizionali calze della Befana.
«Un piccolo pensiero in questa situazione un po’ particolare fa piacere» ha dichiarato il sindaco Gianmario Chessa. A ricevere la calza, consegnata dagli amministratori, sono stati ben 48 bimbi. Compatibilmente ai protocolli vigenti la consegna è avvenuta in parte nella Chiesa e in parte casa per casa. «Ai bambini delle scuole elementari le calze sono state consegnate nella chiesa di Sant’Andrea, nel cui piazzale hanno decorato l'albero con materiale semplice come bicchieri di plastica colorate. Li abbiamo voluti ringraziare a conclusione della Santa Messa dell’Epifania, anche per la loro partecipazione – spiega Chessa –; mentre per i ragazzi delle medie la consegna è avvenuta porta a porta. Per le nostre comunità i bambini sono la linfa vitale. La speranza è poterci abbracciare come facevamo prima».
Daniela Deriu
«Un piccolo pensiero in questa situazione un po’ particolare fa piacere» ha dichiarato il sindaco Gianmario Chessa. A ricevere la calza, consegnata dagli amministratori, sono stati ben 48 bimbi. Compatibilmente ai protocolli vigenti la consegna è avvenuta in parte nella Chiesa e in parte casa per casa. «Ai bambini delle scuole elementari le calze sono state consegnate nella chiesa di Sant’Andrea, nel cui piazzale hanno decorato l'albero con materiale semplice come bicchieri di plastica colorate. Li abbiamo voluti ringraziare a conclusione della Santa Messa dell’Epifania, anche per la loro partecipazione – spiega Chessa –; mentre per i ragazzi delle medie la consegna è avvenuta porta a porta. Per le nostre comunità i bambini sono la linfa vitale. La speranza è poterci abbracciare come facevamo prima».
Daniela Deriu