La Nuova Sardegna

Sassari

Travolse un operaio, otto mesi a un meccanico

Travolse un operaio, otto mesi a un meccanico

L’incidente mortale tra Santa Maria Coghinas e Perfugas. Un 25enne era accusato di omicidio stradale

15 gennaio 2021
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SASSARI. «Sono rimasto abbagliato dal sole», così Marco Marras – meccanico 25enne di Chiaramonti – aveva raccontato in lacrime ai carabinieri subito dopo aver travolto e ucciso con la sua auto l’operaio 61enne della Multiss Nicola Franco Unida. L’incidente mortale si era verificato a gennaio del 2018 lungo la strada provinciale 92 che collega Santa Maria Coghinas e Perfugas. In seguito alla tragedia Marras era finito a processo per omicidio stradale e ieri mattina il gup Antonello Spanu lo ha condannato a conclusione del rito abbreviato a otto mesi (sospesi) con la sospensione della patente per un anno. Il pubblico ministero Enrica Angioni aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi.

L’avvocato difensore Maurizio Serra aveva si era incentrato nella sua discussione sulla assoluta imprevedibilità del fatto. L’operaio di Erula, sposato e padre di un figlio, era appena arrivato sul tratto di rettilineo che conduce alla vecchia torre dei Doria quando era stato travolto dalla vecchia Fiat Panda condotta da Marco Marras. Il giovane subito dopo l’incidente aveva detto ai carabinieri del nucleo radiomobile di Valledoria di essere stato accecato dal sole e di non aver potuto fare niente per evitare di travolgere l’operaio della Provincia che si trovava accanto al camion con cui era appena arrivato in quel tratto di strada per effettuare dei lavori di messa in sicurezza.

La dinamica dell’incidente sin dai primissimi istanti era apparsa chiara. I colleghi della vittima avevano raccontato ai carabinieri di aver sentito un fortissimo botto e poi di aver visto l’operaio sull’asfalto. Nicola Franco Unida si trovava nel rettilineo tra Santa Maria Coghinas e Perfugas insieme a due colleghi del settore Viabilità della Provincia di Sassari. Con loro avrebbe dovuto sistemare alcuni cartelli stradali danneggiati. Pochi istanti dopo si era verificata la tragedia. Unida aveva fatto in tempo a scendere dal camion e ad aprire lo sportello posteriore e poi era stato travolto dalla Panda. Gli altri due operai erano appena scesi dal lato destro del camion. Dopo il terribile impatto si erano precipitati per soccorrere il collega, ma purtroppo non c’era più niente da fare. L’operaio aveva battuto la testa contro il parabrezza della vecchia utilitaria e poi era stato trascinato per alcuni metri, prima di finire sull’asfalto. Avea riportato fratture in varie parti del corpo ed era morto praticamente sul colpo. Il 25enne che si trovava alla guida dell’utilitaria si era fermato immediatamente e in seguito era risultato negativo al test alcolemico e a quello tossicologico. (na.co.)

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