La Nuova Sardegna

Sassari

Cinquanta ettari del Cipss per le imprese

di Gavino Masia
Cinquanta ettari del Cipss per le imprese

Via libera del ministero dell’Ambiente a nuovi insediamenti produttivi. A Fiume Santo si fa il punto sulle bonifiche

17 gennaio 2021
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PORTO TORRES. Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato un decreto che rende disponibili i 50 ettari delle aree libere consortili che ricadono nel Sito di interesse nazionale. Al termine della conferenza di servizi sulle aree industriali di Porto Torres, indetta il 21 ottobre 2020, il ministero ha infatti approvato il documento di “analisi di rischio sanitario ambientale delle aree libere consortili”. Un documento che riporta anche il parere della Capitaneria di porto e quello dell’Arpa Sardegna, redatto congiuntamente all’Ispra nell’ambito del Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente.

«È un documento di importanza strategica per il Consorzio industriale – dice il presidente del Cipss Valerio Scanu –, perché riguarda aree di proprietà consortile che sono finalmente libere per essere consegnate ad imprenditori che vogliano esercitare un’attività industriale. È stato infatti completato l’iter della caratterizzazione – aggiunge – e abbiamo ottenuto il cosiddetto certificato di rischio: questo significa che in quei terreni si può anche edificare, al contrario del passato dove non erano utilizzabili benché il comparto fosse già infrastrutturato».

Le aree sono concentrate nel polo conciario, a sud della zona industriale, e il Consorzio ha intenzione di affidarsi a una azienda specializzata di marketing per cercare di attirare investitori nazionali e stranieri. «Elaboreremo una strategia – conferma Scanu –, già avviata con la costruzione del nuovo sito del Cipss, per dare ampia conoscenza all’imprenditoria locale e nazionale sulla disponibilità di aree ad alto pregio industriale già caratterizzate, bonificate e infrastrutturate». Un’operazione per cercare di rivitalizzare il vasto tessuto industriale presente a Porto Torres e sfruttare le opportunità che può offrire una parte di territorio che si affaccia al mare e che è baricentrico rispetto alle altre località dell’area vasta.

La riqualificazione industriale del territorio investe anche una parte della centrale di Fiume Santo: giovedì scorso si è svolta una prima riunione operativa nella sede della termocentrale, tra i vertici della Provincia di Sassari, quelli del Consorzio industriale provinciale di Sassari, accompagnati dai responsabili del settore Ambiente, e i rappresentanti dell’azienda che gestisce la centrale a carbone.

Motivo dell’incontro era quello di ricevere informazioni sullo stato della procedura di decommissioning a seguito della chiusura e demolizione dei gruppi 1 e 2. Alla riunione seguirà a breve un sopralluogo per constatare lo stato dell’attività di ripristino ambientale delle aree dismesse. Con questa iniziativa la Provincia svolge le proprie funzioni di controllo in campo ambientale, mentre il Cipss manifesta il proprio interesse affinché le aree industriali dismesse vengano rese idonee e disponibili per nuovi insediamenti produttivi.

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