Magistrati onorari in astensione
Processi rinviati per la protesta di vpo, got e giudici di pace: «Noi senza diritti»
23 gennaio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Si è appena conclusa a Sassari un’altra settimana di astensione di vpo, got e giudici di pace che protestano (dal primo gennaio e ancora per tutto il mese) contro quello che ritengono «un grave abbandono della categoria da parte del ministero della Giustizia», in particolare durante la crisi sanitaria. Lo sciopero della magistratura onoraria ha determinato il rinvio di numerosi processi e l’inevitabile rallentamento dell’attività giudiziaria. Segnale, questo, dell’importante ruolo svolto dai non togati all’interno dei palazzi di giustizia eppure non riconosciuto debitamente.
«Si è appena chiuso un anno orribile – si legge nel documento della consulta della magistratura onoraria – connotato da una drammatica crisi pandemica che ha svelato impietosamente tutte le criticità di una categoria di lavoratori vessata da oltre vent’anni di imbarazzanti silenzi, proroghe attendiste, normazione ipovedente. L’assenza di tutele assistenziali e le modalità di retribuzione a cottimo, in ragione delle sospensioni ex lege della costrizione delle attività, in uno con lunghi periodi di malattia e quarantene, hanno prodotto devastanti conseguenze nella vita di 5000 servitori dello Stato e delle loro famiglie, rimasti privi di reddito e privi di adeguati indennizzi». Già a dicembre vpo, got e giudici di pace erano stati protagonisti di un flash mob davanti al tribunale per denunciare la mancanza di tutele che si è registrata anche in piena pandemia quando alcuni magistrati onorari ammalatisi di covid e finiti in terapia intensiva hanno dovuto lasciare le famiglie prive di qualsiasi ristoro perché a loro non sarebbe spettata nessuna tutela per malattia.
«Si è appena chiuso un anno orribile – si legge nel documento della consulta della magistratura onoraria – connotato da una drammatica crisi pandemica che ha svelato impietosamente tutte le criticità di una categoria di lavoratori vessata da oltre vent’anni di imbarazzanti silenzi, proroghe attendiste, normazione ipovedente. L’assenza di tutele assistenziali e le modalità di retribuzione a cottimo, in ragione delle sospensioni ex lege della costrizione delle attività, in uno con lunghi periodi di malattia e quarantene, hanno prodotto devastanti conseguenze nella vita di 5000 servitori dello Stato e delle loro famiglie, rimasti privi di reddito e privi di adeguati indennizzi». Già a dicembre vpo, got e giudici di pace erano stati protagonisti di un flash mob davanti al tribunale per denunciare la mancanza di tutele che si è registrata anche in piena pandemia quando alcuni magistrati onorari ammalatisi di covid e finiti in terapia intensiva hanno dovuto lasciare le famiglie prive di qualsiasi ristoro perché a loro non sarebbe spettata nessuna tutela per malattia.