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Sassari

Consorzio, si va verso il Contratto di fiume

Consorzio, si va verso il Contratto di fiume

Ieri riunione online aperta anche al comprensorio di Chilivani: «Servono controlli a 360 gradi»

05 febbraio 2021
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OZIERI. Continuare a lavorare per il perfezionamento del Contratto di Fiume e stabilire modalità di intervento e di gestione del territorio. È quanto è emerso dalla riunione online tenutasi ieri tra gli uffici tecnici del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna di Ozieri, ente promotore, e della Provincia di Sassari, del Genio Civile e dei Comuni di Viddalba, Valledoria, Badesi e Santa Maria.

La riunione, che era attesa dagli utenti del comprensorio di Chilivani come secondo step di un percorso che comprendesse tutti i comprensori, è stata in realtà incentrata sui problemi già dibattuti e rimasti in sospeso dalla precedente riunione di Valledoria, sui quali ancora bisognava fare il punto. Si è parlato infatti in particolare delle criticità della rete del territorio della Bassa Valle del Coghinas, visionata in questi giorni dal drone dei tecnici del Consorzio per comprendere le criticità di «una rete – dicono dall’ente – che fatica a contenere e drenare l’acqua caduta copiosa e che ha trasformato in paludi ettari di carciofaie». L’obiettivo è quello di capire e condividere quali problematiche hanno limitato il deflusso dell’acqua. «Senza dubbio emerge una situazione dove è necessario intervenire quanto prima – ha detto il direttore tecnico del Consorzio Giuseppe Bellu –, tramite controlli e interventi su strutture che di fatto non drenano come dovrebbero l’eccesso di acqua». Dall’incontro è emersa inoltre la necessità di continuare a mappare e definire competenze e ambiti di intervento, sia nella ripartizione geografica del “chi fa cosa” sia nella interpretazione del panorama normativo dove non vi è chiarezza appunto sugli ambiti di intervento.

«Sarà fondamentale – dicono dal Consorzio – il lavoro di ciascun municipio (da qualcuno già avviato), sulla predisposizione dei piani urbanistici e l’adeguamento al piano di assetto idrogeologico».

«Almeno per ciò che concerne l’anno prossimo dobbiamo arrivare preparati – ha chiosato il presidente del Consorzio di Bonifica Toni Stangoni – e avviare un dialogo con le associazioni di categoria e gli agricoltori per condividere criticità e possibili soluzioni, dal momento che i primi guardiani del territorio sono loro. Per parte nostra – ha aggiunto infine – avvieremo subito interlocuzioni con gli assessorati regionali all’Ambiente e ai Lavori pubblici per ottenere la dovuta attenzione un affiancamento in questa unione di intenti». (b.m.)

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