La Nuova Sardegna

Sassari

Il futuro della Multiservizi nella fusione con la Multiss

di Gavino Masia
Il futuro della Multiservizi nella fusione con la Multiss

Intesa bipartisan sull’operazione. Il sindaco: «Una opportunità importante» Cermelli (Lega): «Fondamentali le garanzie per i lavoratori e stabilità dei bilanci»

11 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. «Come amministrazione comunale abbiamo deciso di fare dei ragionamenti di carattere amministrativo e gestionale per una ipotesi di fusione della nostra società in house Multiservizi nella Multiss di Sassari: La società della Provincia di Sassari rappresenta infatti un’opportunità per creare potenziali economie, considerando che ha nell’organico 180 lavoratori e oltre 2 milioni di euro di patrimonio netto». Così il sindaco Massimo Mulas in risposta all’interpellanza presentata dal capogruppo della Lega Ivan Cermelli, ieri durante la seduta consiliare, con l’esponente del Carroccio che chiedeva quali fossero le condizioni poste dalla maggioranza affinché questa operazione potesse compiersi senza conseguenze negative per la Multiservizi e per la città.

«I quesiti riguardano la garanzia della riassunzione dei dipendenti di Porto Torres – ha detto Cermelli -, la stabilità economica dei bilanci della Multiss provinciale e l'impiego costante degli attuali operai presso il nostro Comune: in linea di principio non siamo contrari ma ci sono da chiarire alcuni aspetti legati soprattutto al personale». Per ora si tratta solo di una ipotesi sul tavolo dell’amministrazione, quindi, dove secondo il sindaco è prematuro anticipare decisioni. «Stiamo analizzando i servizi, lo storico e i risultati raggiunti dalla Multiss – ha spiegato Mulas -, considerando che si tratta di una realtà che in Sardegna rappresenta un esempio di buona gestione della cosa pubblica. Utilizzano procedure di gestione del patrimonio immobiliare che sono efficienti e uniche per il nostro territorio, per esempio, ma ci sono tanti fattori da valutare ed è quello che faremo nei prossimi mesi, consapevoli che la decisione definitiva verrà presa a livello politico». Qualunque sia la valutazione finale, comunque, è chiaro che la municipalità turritana porrà delle condizioni. «Una riguarderà il personale della Multiservizi comunale – ha aggiunto il primo cittadino -, che non deve essere tecnicamente “riassunto” ma passare direttamente alla Multiss con il mantenimento dell'anzianità di servizio e dei livelli retributivi. Lo stesso vale per la valorizzazione del personale di Porto Torres all'interno del territorio comunale. Nel caso si lavorerà per garantire questi aspetti, ci sono gli strumenti giuridici per farlo». Dal dibattito è emersa piena condivisione dei consiglieri di maggioranza e opposizione sulla ipotesi di fusione tra le due partecipate. «Sono favorevole alla fusione – ha detto il capogruppo sardista Bastianino Spanu – perchè si tratta di una grande opportunità: abbiamo bisogno di una società che copra gran parte delle esigenze del territorio». Per Il Pd Antonello Cabitta «qualunque cosa succeda è necessario garantire attenzione alla professionalità dei lavoratori», mentre per Sebastiano Sassu (M5S) «la città ha bisogno di avere squadre di pronto intervento e la Multiservizi ha necessità di fare un salto di qualità».

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative