L’odissea di un malato «Parlare con il Cup? Impresa impossibile»
SASSARI. Il Cup? Irragiungibile. Cercare di parlare con qualcuno è impresa vana, prenotare prestazioni specialistiche di fatto impossibile. Con buona pace di chi ha necessità di chi soffre di gravi...
18 febbraio 2021
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SASSARI. Il Cup? Irragiungibile. Cercare di parlare con qualcuno è impresa vana, prenotare prestazioni specialistiche di fatto impossibile. Con buona pace di chi ha necessità di chi soffre di gravi patologie che hanno necessità di controlli periodici. A raccontare la sua odissea un paziente oncologico romano, che trascorre molto del suo tempo in Sardegna. «Negli ultimi due anni – racconta – ho dovuto periodicamente - ogni tre mesi - fare delle visite di controllo per monitorare lo stato di avanzamento della malattia (LNH) e questo prevede esami completi del sangue e una serie di ecografie. Fino a qualche mese fa, potevo prenotare queste prestazioni con ampio anticipo all’ospedale civico di Alghero, anche perché loro avevano già lo “storico”. Ora, le prestazioni specialistiche passano solo attraverso CUP - Centro Unico di Prenotazione della Regione Sardegna. Riuscire a parlare col centralino è un’impresa praticamente impossibile e vi invito a verificarlo di persona». «Questo – continua il nostro lettore – rende l’accesso alle prestazioni sanitarie specialistiche praticamente impossibile, con le conseguenze immaginabili per chi ha gravi patologie e con un dirottamento forzato verso la sanità privata che spesso non riesce ad assorbire la massa di richieste. Mi è successo di vedermi proporre ecografie dopo mesi in studi privati di Alghero. Bisogna che qualcuno sollevi pubblicamente la questione e non in modo episodico, legata a qualche fatto di cronaca, sempre più frequente, di diniego di prestazioni specialistiche, ma perché si strutturi un servizio migliore anche e soprattutto in previsione della spesa del recovery fund».
«Un servizio pubblico – spiega l’uomo – che non risponde al telefono non è accettabile. E’ un palese disservizio. Per confronto: il CUP dell’ospedale Israelitico di Roma risponde in pochi secondi. Salvo poi dire che le prenotazioni per le ecografie le fanno per ottobre 2021. Il disservizio sostanzialmente rimane, ma almeno rispondono, e loro sono un’istituzione privata, convenzionata con la sanità pubblica».
«Un servizio pubblico – spiega l’uomo – che non risponde al telefono non è accettabile. E’ un palese disservizio. Per confronto: il CUP dell’ospedale Israelitico di Roma risponde in pochi secondi. Salvo poi dire che le prenotazioni per le ecografie le fanno per ottobre 2021. Il disservizio sostanzialmente rimane, ma almeno rispondono, e loro sono un’istituzione privata, convenzionata con la sanità pubblica».