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Il vino rosato, risorsa importante per lo sviluppo del territorio

Il vino rosato, risorsa importante per lo sviluppo del territorio

OZIERI. Valorizzare la produzione di vini rosati per arricchire il comparto enogastronomico locale: una sfida che Ozieri può vincere. Lo pensa, convinto, Giuliano Lenzini, patron dell’associazione...

22 febbraio 2021
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OZIERI. Valorizzare la produzione di vini rosati per arricchire il comparto enogastronomico locale: una sfida che Ozieri può vincere. Lo pensa, convinto, Giuliano Lenzini, patron dell’associazione Enogastronomia in Sardegna e del Premio Gallura, kermesse enologica nella quale ogni anno i vini del Logudoro e del Goceano conquistano posti di primissimo piano.

La sua riflessione nasce dalla constatazione del costante apprezzamento che i vini rosati stanno riscuotendo, come dimostra la nascita, nel 2019, dell’Istituto del vino rosa autoctono italiano «che raggruppa – spiega Giuliano Lenzini – alcune regioni italiane dove il vino rosato è storia e tradizione e che ha in mente un progetto per promuovere questo vino e il suo consumo, che in Francia arriva al 35 per cento ed è in crescita in tutto il Nord Europa». Per le caratteristiche del clima e del suolo il territorio di Ozieri vanta una vocazione naturale alla produzione di questo vino e infatti sono decine i piccoli viticoltori che lo producono, unendo uve bianche e rosse anche autoctone. «Tra le eccellenze – dice Lenzini – si annovera per esempio il rosato di Pinuccio Saba, da anni ai vertici delle graduatorie, ma sono tanti altri i produttori che ricevono premi e riconoscimenti». Sarebbe quindi un’idea da non sottovalutare «pensare a una valorizzazione del rosato in ambito produttivo e turistico» dice Lenzini. Gli spazi di crescita sono ampi, se si pensa che in Sardegna oggi il consumo di vino rosato è appena il 5 per cento mentre la produzione, che è appena il 9 per cento del totale, è affidata in maggioranza alle grandi cantine. «Valorizzare il rosato di Ozieri è un impegno che dovrebbe coinvolgere tutto il territorio – dice –, peraltro già vocato alle produzioni di alta qualità e con manifestazioni come Su Trinta ‘e Sant’Andria, dove il vino locale è il prodotto di riferimento». (b.m.)

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