Accoltellò un 54enne, disposta perizia psichiatrica
Rito abbreviato per il 76enne di Cossoine che ferì un falegname dopo uno spuntino a Bonorva
24 febbraio 2021
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SASSARI. Sarà processato con il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica Piero Stoccoro, il 76enne di Cossoine accusato di aver ferito con un coltello Giovanni Antonio Solinas, falegname di 54 anni, di Bonorva. Per questo fatto, accaduto il 30 agosto dello scorso anno, Stoccoro è a processo per tentato omicidio.
Ieri mattina l’avvocato il gup Giuseppe Grotteria ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Agostinangelo Marras e il prossimo 3 marzo sarà conferito alla dottoressa Claudia Granieri l’incarico di verificare se il giorno dell’aggressione Stoccoro fosse capace di intendere e volere.
Nell’udienza di ieri è stata ammessa la costituzione di parte civile della vittima con l’avvocato Patrizia Marcori.
«Sono venuto per ammazzarti – avrebbe detto quel giorno Stoccoro a Solinas – se non ti ammazzo a me a Cossoine mi impiccano». Parole che avevano preceduto il fendente. Il falegname era fuggito a piedi (seguito dal suo aggressore) e poi era riuscito a salire in auto per raggiungere la caserma dei carabinieri di Bonorva dove era arrivato sanguinante. Qui aveva chiesto aiuto raccontando di essere stato accoltellato al termine di uno spuntino nelle sua campagna tra il paese e Giave. Solinas aveva fornito qualche indicazione sull’accaduto e poi era stato ricoverato in ospedale. Non era stato semplice per gli investigatori della compagnia di Bonorva ricostruire con precisione quanto era accaduto. I militari erano partiti da una lite banale trasformatasi in tentato omicidio, al quale non aveva però assistito nessuno.
Il ferito era arrivato al Santissima Annunziata di Sassari a bordo di un’ambulanza del 118 che lo aveva prelevato proprio nella caserma dei carabinieri. Dopo dieci giorni, quando il quadro clinico era migliorato e i militari erano riusciti a ricostruire la vicenda nel dettaglio, la Procura della Repubblica aveva potuto richiedere una misura cautelare che il giudice delle indagini preliminari aveva concesso. E dopo due giorni i carabinieri della stazione di Cossoine e della compagnia di Bonorva avevano arrestato il pensionato Piero Stoccoro. (na.co.)
Ieri mattina l’avvocato il gup Giuseppe Grotteria ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Agostinangelo Marras e il prossimo 3 marzo sarà conferito alla dottoressa Claudia Granieri l’incarico di verificare se il giorno dell’aggressione Stoccoro fosse capace di intendere e volere.
Nell’udienza di ieri è stata ammessa la costituzione di parte civile della vittima con l’avvocato Patrizia Marcori.
«Sono venuto per ammazzarti – avrebbe detto quel giorno Stoccoro a Solinas – se non ti ammazzo a me a Cossoine mi impiccano». Parole che avevano preceduto il fendente. Il falegname era fuggito a piedi (seguito dal suo aggressore) e poi era riuscito a salire in auto per raggiungere la caserma dei carabinieri di Bonorva dove era arrivato sanguinante. Qui aveva chiesto aiuto raccontando di essere stato accoltellato al termine di uno spuntino nelle sua campagna tra il paese e Giave. Solinas aveva fornito qualche indicazione sull’accaduto e poi era stato ricoverato in ospedale. Non era stato semplice per gli investigatori della compagnia di Bonorva ricostruire con precisione quanto era accaduto. I militari erano partiti da una lite banale trasformatasi in tentato omicidio, al quale non aveva però assistito nessuno.
Il ferito era arrivato al Santissima Annunziata di Sassari a bordo di un’ambulanza del 118 che lo aveva prelevato proprio nella caserma dei carabinieri. Dopo dieci giorni, quando il quadro clinico era migliorato e i militari erano riusciti a ricostruire la vicenda nel dettaglio, la Procura della Repubblica aveva potuto richiedere una misura cautelare che il giudice delle indagini preliminari aveva concesso. E dopo due giorni i carabinieri della stazione di Cossoine e della compagnia di Bonorva avevano arrestato il pensionato Piero Stoccoro. (na.co.)
