Scoperta una “discarica” dentro un cantiere navale
di Gavino Masia
Blitz della Capitaneria, Spresal e Polizia giudiziaria: denunciato il titolare Gli illeciti: rifiuti sparsi, formulari scorretti, occupazione abusiva di spazi portuali
26 febbraio 2021
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PORTO TORRES. Il team ispettivo creato a tutela della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente nelle attività marittime e portuali di Porto Torres – formato da Capitaneria di porto, Spresal e Polizia giudiziaria dei vigili del fuoco – ha ispezionato nei giorni scorsi un cantiere navale del porto industriale riscontrando molte carenze e criticità su svariati aspetti in tema ambientale.
Dopo l’accurata ispezione da parte dei militari sull’area del cantiere, infatti, la Capitaneria di porto ha provveduto ad informare immediatamente la Procura di Sassari in merito all’accusa di reato a carico del legale responsabile del cantiere navale.
In base alla normativa di settore, il responsabile dello stesso cantiere è infatti passibile di diverse sanzioni amministrative riguardanti la scorrettezza delle informazioni riportate sui formulari rifiuti e sul registro di carico e scarico presenti al momento del controllo.
Le irregolarità sono state riscontrate sia nella corretta gestione dei rifiuti, sparsi per tutta l’area del cantiere, sia in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla conformità dell’impianto antincendio.
In questa seconda fase, inoltre, il nucleo della Guardia costiera ha riscontrato anche violazioni relative all’occupazione abusiva di aeree portuali e violazioni in materia ambientale, riconducibili a stoccaggio di materiali privi del codice identificativo e di fatto abbandonati. Tra cui anche numerosi contenitori di vernice esauriti, che devono essere smaltiti in discariche speciali. Prosegue dunque senza sosta l’attività del team che opera nel scalo marittimo: l’iniziativa è stata programmata nei mesi scorsi e mira a verificare tutte le procedure sulle quali poggiano le modalità di espletamento del servizio e degli incarichi da parte delle diverse categorie interessate. Riguarderà i traghetti, le unità da pesca e tutti i cantieri navali che operano nei confini comunali. L’attività è anche molto articolata in considerazione dell’ampiezza delle verifiche da effettuare, ma Capitaneria e Spresal sono sicure di portarla a termine entro la primavera e compatibilmente con le varie misure di prevenzione connesse all’emergenza sanitaria.
«Grazie alla consolidata collaborazione tra Capitaneria, Spresal e vigili del fuoco – precisa il comandante dell’Autorità marittima Gianluca Oliveti -, i controlli a tappeto in tutto il comprensorio portuale proseguiranno fino a che non saranno state completate tutte le verifiche legate alle norme vigenti».
E prosegue: «Dal punto di vista operativo, non c’è dubbio che questa attività rappresenti un autentico valore aggiunto nel perseguimento della tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’ambiente, tesa non solo a reprimere gli illeciti ma anche e soprattutto a diffondere la cultura della sicurezza e del rispetto delle norme che regolano tutte le attività presenti in porto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo l’accurata ispezione da parte dei militari sull’area del cantiere, infatti, la Capitaneria di porto ha provveduto ad informare immediatamente la Procura di Sassari in merito all’accusa di reato a carico del legale responsabile del cantiere navale.
In base alla normativa di settore, il responsabile dello stesso cantiere è infatti passibile di diverse sanzioni amministrative riguardanti la scorrettezza delle informazioni riportate sui formulari rifiuti e sul registro di carico e scarico presenti al momento del controllo.
Le irregolarità sono state riscontrate sia nella corretta gestione dei rifiuti, sparsi per tutta l’area del cantiere, sia in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla conformità dell’impianto antincendio.
In questa seconda fase, inoltre, il nucleo della Guardia costiera ha riscontrato anche violazioni relative all’occupazione abusiva di aeree portuali e violazioni in materia ambientale, riconducibili a stoccaggio di materiali privi del codice identificativo e di fatto abbandonati. Tra cui anche numerosi contenitori di vernice esauriti, che devono essere smaltiti in discariche speciali. Prosegue dunque senza sosta l’attività del team che opera nel scalo marittimo: l’iniziativa è stata programmata nei mesi scorsi e mira a verificare tutte le procedure sulle quali poggiano le modalità di espletamento del servizio e degli incarichi da parte delle diverse categorie interessate. Riguarderà i traghetti, le unità da pesca e tutti i cantieri navali che operano nei confini comunali. L’attività è anche molto articolata in considerazione dell’ampiezza delle verifiche da effettuare, ma Capitaneria e Spresal sono sicure di portarla a termine entro la primavera e compatibilmente con le varie misure di prevenzione connesse all’emergenza sanitaria.
«Grazie alla consolidata collaborazione tra Capitaneria, Spresal e vigili del fuoco – precisa il comandante dell’Autorità marittima Gianluca Oliveti -, i controlli a tappeto in tutto il comprensorio portuale proseguiranno fino a che non saranno state completate tutte le verifiche legate alle norme vigenti».
E prosegue: «Dal punto di vista operativo, non c’è dubbio che questa attività rappresenti un autentico valore aggiunto nel perseguimento della tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’ambiente, tesa non solo a reprimere gli illeciti ma anche e soprattutto a diffondere la cultura della sicurezza e del rispetto delle norme che regolano tutte le attività presenti in porto».
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