castelsardo
Abuso edilizio in terreno agricolo una 49enne assolta dal giudice
CASTELSARDO. Era finita a processo per aver realizzato in un terreno agricolo due strutture costituite da un box prefabbricato e un container con tetto in “onduline” senza il permesso del Comune di...
27 febbraio 2021
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CASTELSARDO. Era finita a processo per aver realizzato in un terreno agricolo due strutture costituite da un box prefabbricato e un container con tetto in “onduline” senza il permesso del Comune di Castelsardo. E lo avrebbe fatto, secondo l’accusa, dopo aver sradicato alcune piante dal terreno ricoprendo quest’ultimo con «massicciata in tout-venant – era scritto nell’avviso di conclusione delle indagini – allo scopo di avviare un’attività di rimessaggio per natanti».
Ieri mattina Valerie Florence Bellenfant, 49enne originaria della Francia ma residente a Castelsardo, è stata assolta dal giudice Elena Meloni. All’imputata, difesa dall’avvocato Lorenzo Galisai, era contestato anche un altro reato relativo alla violazione del codice dei beni culturali e del paesaggio. Perché avrebbe «in qualità di proprietaria committente, realizzato quell’opera in zona agricola ricoperta parzialmente da macchia mediterranea e sottoposta a vincolo paesaggistico». Un intervento eseguito in un’area di circa cinquemila metri quadri.
Il pubblico ministero Ilaria Achenza aveva chiesto la condanna a quattro mesi, il difensore l’assoluzione. Richiesta, quest’ultima, accolta dal giudice per entrambi i reati contestati. (na.co.)
Ieri mattina Valerie Florence Bellenfant, 49enne originaria della Francia ma residente a Castelsardo, è stata assolta dal giudice Elena Meloni. All’imputata, difesa dall’avvocato Lorenzo Galisai, era contestato anche un altro reato relativo alla violazione del codice dei beni culturali e del paesaggio. Perché avrebbe «in qualità di proprietaria committente, realizzato quell’opera in zona agricola ricoperta parzialmente da macchia mediterranea e sottoposta a vincolo paesaggistico». Un intervento eseguito in un’area di circa cinquemila metri quadri.
Il pubblico ministero Ilaria Achenza aveva chiesto la condanna a quattro mesi, il difensore l’assoluzione. Richiesta, quest’ultima, accolta dal giudice per entrambi i reati contestati. (na.co.)