La Nuova Sardegna

Sassari

Solidarietà, le targhe dimenticate

Solidarietà, le targhe dimenticate

Le opere di Sciola installate nel 2011 giacciono semi distrutte in piazza Garibaldi

28 febbraio 2021
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OZIERI. Un seme della solidarietà piantato nel 2011 ma non sufficientemente coltivato a Ozieri, dove la solidarietà delle persone è sempre viva ma le immagini plastiche di essa non vengono coltivate e curate abbastanza. Lo si vede dalla triste sorte che hanno avuto le targhe apposte nel 2011 nella grande aiuola di piazza Garibaldi in onore dell’iniziativa “Le Piazze della Solidarietà”, che a Ozieri come in altri quaranta comuni della Sardegna celebrò l’Anno Europeo del Volontariato. Le due targhe, poste in una bella mattina di festa nel 2011 da tutte le associazioni di volontariato con le scuole, i gruppi informali, la cittadinanza e i rappresentanti istituzionali, nella bella aiuola che ai tempi era il simbolo dell’accoglienza cittadina, ora giacciono nella stessa aiuola abbandonata senza che nessuno se ne curi e sono rotte e sporche - di erba, fango, polvere e guano di uccelli - nonché alla mercé delle passeggiate dei cani e dei (pochi, per la verità) gatti del quartiere. Eppure si tratta (o trattava, come è meglio dire, dato che di esse non è rimasto praticamente nulla) di sculture realizzate dal noto artista Pinuccio Sciola: semplici targhe, ma di grande valore artistico e soprattutto solidaristico.

Il simbolo di una città solidale, che - per carità- non ha bisogno di simboli per dimostrare valori di fraternità ma che magari non si è accorta della sorte di manufatti che simboleggiano, o simboleggiavano, una vocazione solidale che Ozieri non ha mai perso. (b.m.)

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