La Nuova Sardegna

Sassari

Fiori e speranze nell’aiuola di Santa Maria di Pisa

di Andrea Massidda
Fiori e speranze nell’aiuola di Santa Maria di Pisa

Un’azienda vivaistica cittadina regala al quartiere cinquanta piante di gerani L’idea dopo che i residenti hanno bonificato il terrapieno disseminato di siringhe

07 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





w SASSARI. Possono cinquanta piante di gerani trasformare un quartiere periferico e degradato in un elegante centro residenziale dove il sole di primavera tiene bene al caldo il ceto medio della città? No, ovviamente. Ma sono senz’altro sufficienti per regalare un pizzico di bellezza a chi da sempre è abituato a vivere tra grigi palazzoni popolari, sterpaglie, rifiuti e avanzi di carrozzeria sparsi sui marciapiedi. Così non stupisce che una piccola iniziativa nata spontaneamente proprio da chi abita in un rione ingiustamente etichettato come «di brutti e cattivi» venga salutata con un certo clamore. È quello che è successo ieri mattina in via Leoncavallo, nel cuore di Santa Maria di Pisa, dove un’importante azienda vivaistica sassarese (Florgarden) ha fatto arrivare direttamente a destinazione un furgoncino stracolmo di fiori: gerani, appunto. Un trionfo di colori che poi è stato immediatamente piantato dentro la grande aiula al centro della strada.

Un bel gesto che ha contribuito ancora di più a dare un senso all’idea di Saturnina Tanda, la farmacista del quartiere, che qualche settimana fa ha assoldato due giovani disoccupati del posto chiedendo loro di ripulire dall’immondezza il terrapieno della zona, diventato una giungla. Alla fine – ma ci sono voluti dodici giorni di fatica – Tore Giannichedda e Costantino Calaresu hanno praticamente bonificato quella enorme aiula, riempiendo centinaia di bustoni con rifiuti di ogni tipo (tantissime siringhe, purtroppo, ma è saltata fuori persino la carcassa di un motorino). E tanto sforzo meritava un premio, arrivato anche grazie all’intermediazione del consigliere comunale Giuseppe Palopoli. «In fondo – commenta lui stesso – basta poco per ridare colore a una zona trascurata, ed è bello pensare che tutto questo sia stato realizzato dai residenti». Parole in sintonia con quelle di Saturnina Tanda, che dal 1977 gestisce la farmacia di via Leoncavallo e si è affezionata molto a questa zona e ai suoi abitanti. «Sono felice – spiega –, i fiori non risolvono i problemi, ma danno gioia e speranza, due sentimenti dei quali da queste parti c’è molto bisogno, specie in un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo con la pandemia».

Soddisfatti anche Gianluigi Onida e Daniele Farina, del Comitato di quartiere: «Il merito va dato a Tore e Costantino, che hanno ripulito questo spazio sporco e pericoloso. Speriamo che il Comune, troppo assente, li ripaghi assumendoli come giardinieri stagionali. un lavoro che si sono letteralmente guadagnati sul campo».

In Primo Piano
Il funerale

«Il nostro Stefano torna a casa»: all’ippodromo di Sassari la camera ardente per il giovane fantino

Le nostre iniziative