La Nuova Sardegna

Sassari

Degrado all’ex Colonia la scommessa del Comune

di Giovanni Bua
Degrado all’ex Colonia la scommessa del Comune

Pronto un progetto da 16 milioni da presentare in un maxi bando ministeriale  Campus: è un piano di rilancio organico del parco e degli immobili abbandonati

09 maggio 2021
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SASSARI. Un oliveto storico di 5 ettari completamente abbandonato, un ex asilo negli anni rimesso a nuovo dal Comune con 270mila euro e poi lasciato in mano ai vandali e ridotto a discarica, la ex sede della circoscrizione, con ingresso da via Zara, occupato per anni da famiglie, con tanto di lavori di sfondamento di pareti per allargarsi in aree interdette. Una scuola, la sede distaccata del comprensivo Pertini-Biasi, e una palestra che vivono attigue al più totale degrado. È una delle più clamorose scommesse perse della città di Sassari quella del rilancio del complesso realizzato alla fine dell'Ottocento all'apice della collina dei Cappuccini, composto dagli edifici ottocenteschi che costituivano la “Colonia Campestre per i bambini gracili e bisognosi di Sassari”. Persa nel 2014, quando ai lavori di restauro che dovevano diventare primo passo della creazione di un parco urbano, nulla è seguito. Con ex asilo e “giardino formale” e porticato in legno, che sono diventare preda di vandali e sbandati. Persa nel 2017, quando un gruppo di architette mise in piedi il progetto di rigenerazione “Ex-Col” entrato fra i quindici finalisti del bando nazionale “Culturability” e selezionato dalla fondazione Unipolis, con tanto di menzione speciale, ma Palazzo Ducale lo rimandò al mittente, continuando a incassare sedute deserte per l’affidamento dell’ex asilo. Persa dai residenti di Cappuccini, che lamentano da anni l’insostenibile situazione che si vive dentro quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della città.

Una scommessa che l’amministrazione comunale ha deciso però di ritentare. Con un progetto che il sindaco Nanni Campus ha “abbozzato” durante l’ultima riunione di consiglio comunale, promettendo di presentarlo ufficialmente a breve. La notizia è che l’amministrazione comunale è pronta a chiedere 16 milioni al ministero dell’Interno, come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per l’assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Un contenitore che sarà inevitabilmente ambito, ma che si potrebbe adattare al progetto che Campus ha in mente, visto che sarà possibile finanziare «singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, per ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano». «Sicuramente – ha sottolineato Campus in aula – non abbiamo fortunatamente i problemi di degrado sociale che altri Comuni italiani devono affrontare. Ma la carta vincente del nostro progetto potrebbe essere la sua organicità. Un unico intervento che rimette a nuovo un complesso. Organicità che ci ha già premiati nella richiesta di fondi contro il dissesto idrogeologico. Abbiamo insomma intenzione di giocare al meglio le nostre carte». Nel progetto del Comune è prevista la sistemazione dell’edificio della ex circoscrizione e del giardino su via Savoia, per un importo di 550mila euro. Più di 8 milioni saranno richiesti per il completamento dell’ala nuova dell’ex scuola e la ristrutturazione della vecchia; quasi 6 milioni e mezzo per il restauro dell’edificio vincolato su via Zara, da destinare a uffici e altri 900mila euro per sistemare il vasto uliveto, compresa le recinzione.

Il fondo ammonta, per i comuni italiani, a 150 milioni per il 2021, 250 milioni per il 2022, 550 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 700 milioni per per gli anni dal 2025 al 2034. Il Decreto finanzia quindi interventi triennali, fino al 2034.



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