La Nuova Sardegna

Sassari

le emergenze dell’aou 

Chirurgia troppo lenta e l’hub sta esplodendo

Chirurgia troppo lenta e l’hub sta esplodendo

SASSARI. Non è detto che il nuovo direttore sanitario facente funzioni Franco Bandiera, avrà il tempo materiale per intervenire in maniera decisa, ma le emergenze da affrontare in casa Aou sono...

11 maggio 2021
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SASSARI. Non è detto che il nuovo direttore sanitario facente funzioni Franco Bandiera, avrà il tempo materiale per intervenire in maniera decisa, ma le emergenze da affrontare in casa Aou sono diverse. La nomina definitiva dei direttori dovrebbe arrivare prima dell’estate, tanto è vero che in Regione è già stato pubblicato l’avviso per le candidature per la prossima selezione. Tuttavia i vertici aziendali dovrebbero quantomeno delineare una road map delle cose da fare.

L’attività ambulatoriale è ripresa ma va a rilento. L’obbligo del tampone per i pazienti, che tra test ed esito porta via anche tre giorni, complica notevolmente le procedure.

Il grande tappo, in questo frangente, è sulla chirurgia, soprattutto quella incentrata sull’oncologico con liste di attesa che sono diventate sterminate. La nuova terapia da 30 posti infatti richiede uno stanziamento di risorse e personale che finisce per bloccare tutto il resto. Diversi casi di tumore, dalla presentazione alla chiamata, ora rischiano di diventare inoperabili.

Poi c’è il settore legato all’emergenza: deve assolutamente riprendere a essere molto più performante, dal momento che i tempi di diagnosi e quelli di intervento si sono dilatati a dismisura. La gestione delle patologie tempo dipendenti, cioè trauma, strock, infarto, stanno risentendo di maggiore lentezza e perdita di qualità.

Il problema è anche che l’Aou come hub sta esplodendo, e il Santissima Annunziata in particolare perché il pronto soccorso non fa altro che riversare pazienti da ricoverare. Il direttore sanitario dovrebbe intessere un sistema con gli altri ospedali periferici della rete, che dovrebbero riprendere a gestire le patologie tempo dipendenti.

Infine i cantieri fermi: sulla carta c’è sempre un nuovo ospedale da realizzare, del quale non si ha più notizia. Così come le quattro sale del blocco operatorio del civile, che, se funzionassero, abbatterebbero le liste di attesa. (lu.so.)

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