La Nuova Sardegna

Sassari

Nella sala Sciuti si lavora per restituirla alla città

di Paoletta Farina
Nella sala Sciuti si lavora per restituirla alla città

Un enorme ponteggio è stato installato nel salone inagibile dal 2013 Le restauratrici stanno liberando i preziosi affreschi dalle macchie di umidità

11 maggio 2021
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SASSARI. Dove c’erano banchi e sedie, cattedre e tavoli ora c’è un enorme ponteggio. Una struttura di tubi che si intersecano e si erge altissima, su cui poggiano diversi piani di calpestio che è possibile raggiungere attraverso scale. È stato installato all’interno della sala Sciuti del palazzo della Provincia dove sono in corso da tre mesi i lavori di consolidamento e restauro della volta che aveva dato segni di cedimento.

Il cantiere sta procedendo con gli interventi programmati, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, che presumibilmente entro l’anno potranno restituire alla cittadinanza l’ampio salone sede per decenni del consiglio provinciale poi disciolto in seguito all’abolizione delle Province e dal 2013 inagibile dopo la caduta di calcinacci che aveva suonato come campanello di allarme.

E, quando le squadre di operai avranno finito, allora sarà possibile rivedere i preziosi affreschi ottocenteschi realizzati dal pittore siciliano Giuseppe Sciuti che avrebbero rischiato di venire irrimediabilmente compromessi senza il finanziamento da 500mila euro stanziato dall’amministrazione provinciale per sanare la situazione.

Nel restauro vengono utilizzate tecniche all’avanguardia, come le fasce di fibra di carbonio per sanare le crepe sul soffitto che si sono aperte in più punti in seguito ad infiltrazioni dal sottotetto, che è il piano sovrastante. Un cedimento determinato dalle pesanti capriate in cemento armato realizzate nel rifacimento del tetto che, aveva scritto nella sua relazione di perizia la Soprintendenza, hanno modificato l’assetto statico dell’edificio.

Ieri nel salone, che rappresenta uno dei luoghi più belli dello storico palazzo dove soggiornarono i reali di Casa Savoia, erano all’opera due delle restauratrici della ditta Franco Orrù di Arzana, esecutrice materiale dell’appalto aggiudicato nel maggio del 2020 all’Imprenet Consorzio stabile scarl di Padova quale raggruppamento di imprese specializzate in restauri artistici. Il capocantiere Maria Vittoria Manca e Manola Carta stanno trattando il soffitto della sala Sciuti per ripulirlo dalle formazioni saline e dalle macchie che le infiltrazioni d’acqua hanno creato. Questo consentirà nella prima fase di far sfogare l’umidità ed evitare ulteriori danni per poi procedere alle altre operazioni di recupero degli affreschi. Altri operai e tecnici specializzati dovranno poi procedere al restauro degli arredi e degli infissi, anche questi di grande pregio e che portavano i segni del tempo.

In supporto all’intervento ponteggi sono stati innalzati anche su un lato della facciata in piazza d’Italia e nell’atrio di ingresso da cui poi si accede all’ampio cortile e agli altri locali dell’edificio.

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