La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, via libera alla bretella di Sant’Orsola

di Paoletta Farina
Sassari, via libera alla bretella di Sant’Orsola

Sì della Provincia al progetto esecutivo da 7,4 milioni di euro: strada e viadotto dalla Buddi Buddi alla rotatoria di Bricoman

15 maggio 2021
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SASSARI. Via libera alla costruzione della bretella che collegherà la Buddi Buddi alla ex 131 attraversando Sant’Orsola. Con la firma della delibera di approvazione del progetto esecutivo, la Provincia procede a grandi passi verso la realizzazione di un’opera da 7 milioni 400mila euro di cui si parla almeno dalla fine degli Anni Ottanta del secolo scorso. Un’infrastruttura che si snoderà per un chilometro e mezzo di cui trecento metri su un viadotto con dieci campate che sovrasterà l’antico latifondo dei marchesi Cugia scavalcando anche la ferrovia.

Per la Provincia, che ha ripreso in mano il dossier da qualche anno imprimendo la svolta, si dà finalmente corpo a un’opera indispensabile per una mobilità più veloce da e verso Sassari dalla litoranea e dai territori della Romangia e dell’Anglona. Perché consentirà di andare in direzione di Alghero e Cagliari senza intasare Sant’Orsola, in cui rimarrà la viabilità di quartiere, e allo stesso tempo liberando dal traffico veicolare altre vie d’accesso e uscita al capoluogo come via Pascoli.

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La bretella provinciale partirà dalla rotatoria già esistente sulla Buddi Buddi di accesso a Sant’Orsola. Proseguirà su un tracciato già esistente e poi con il nuovo tratto che comprende il viadotto raggiungendo la ex Carlo Felice alla rotatoria del negozio Bricoman. Per poterla costruire sono stati espropriati terreni, una delle tante tappe di progetto che è passato sui tavoli di tutti gli enti preposti a concedere autorizzazioni ambientali e paesaggistiche proprio perché il tracciato insiste anche su un compendio storico e tutelato da vincolo, dove si trova la settecentesca Villa Cugia, la chiesa, gli orti, e un sistema di chiuse realizzate per contenere eventuali esondazioni del rio Sant’Orsola, in un’area che è sottoposta anche a vincolo idrogeologico. Nella spesa complessiva, non a caso, rientra perciò anche quella di assistenza durante i lavori da parte di un archeologo della Soprintendenza.

Con l’approvazione del progetto definitivo la Provincia potrà ora fissare la data della gara d’appalto che si prevede possa essere bandita entro giugno. Grazie alle norme di semplificazione degli appalti introdotte con l’emergenza Covid, l’ente potrà ricorrere alla più spedita procedura di negoziazione che prevede l’invito di un minimo di quindici imprese. Salvo imprevisti, in Provincia sono fiduciosi che a settembre l’impresa aggiudicatrice si possa accantierare per dare inizio ai lavori.

Lavori ai quali si era opposta in diverse sedi la Ibes, società della famiglia dell’avvocato Franco Berlinguer, proprietaria della Villa Cugia, della chiesa e degli orti, perché ritiene il viadotto impattante, ma senza risultati. L’amministrazione provinciale è comunque disponibile a valutare le soluzioni più idonee se la società manifesterà esigenze per la fruizione dei terreni.
 

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