La Nuova Sardegna

Sassari

«Regole sbagliate e non condivise, fermatevi»

«Regole sbagliate e non condivise, fermatevi»

Il centrosinistra sul suolo pubblico: «Nessuno ha sentito le categorie, troppi i punti controversi»

19 maggio 2021
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SASSARI. Sospensione dell’iter di approvazione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, con lo scopo «di avviare una seria ed più ampia condivisione con gli stakeholder, per poi riproporre il provvedimento in modo tale che dichiarazioni come “con il supporto degli ordini professionali” ed il “parere positivo della associazioni di categoria” assumano il significato e fondo di verità che, alla resa dei fatti, oggi non hanno». E nel mentre approvazione di un’ordinanza sindacale che permetta di dare «certezze di regole nell’immediato agli operatori e accogliere fin da subito anche quanto di buono è stato recepito dopo le numerose sollecitazioni dei mesi scorsi da parte del consiglio comunale e dalle associazioni di categoria, come l’estensione della possibilità di richiesta di suolo pubblico attrezzato da parte di tutte le attività commerciali ed artigianali».

Questa la proposta dei consiglieri comunali di centrosinistra, che arriva sul tavolo dei presidenti di II e III commissione a poche ore dall’inizio della discussione sulla bozza di regolamento. Perché, secondo Pd, Italia Bene Comune e Futuro Comune: «Sono i giorni più sbagliati per introdurre un regolamento a tratti così stringente e che, nella migliore delle ipotesi, troverà applicazione fra qualche settimana, quindi in piena stagione produttiva».

Molti i punti caldi che non vanno giù al centrosinistra. A iniziare dalla dichiarata (in delibera) condivisione con ordini professionali e associazioni di categoria. Con i consiglieri che lunedì hanno fatto un lungo faccia a faccia con tutti i rappresentati citati: «E abbiamo appreso che questa concertazione e condivisione non c’è mai stata. Di sicuro non nella stesura del regolamento, che tutti dicono di aver visto per la prima volta solo dopo che la giunta l’ha licenziata e resa pubblica».

Un vulnus che secondo le opposizioni sarebbe sufficiente a fermare l’iter di approvazione: «Se la costruzione di un provvedimento – spiegano - che ha la pretesa di regolamentare la vita sociale ed economica di una comunità si fonda su fatti non veri, l’intero atto perde l’autorevole veste che deve assumere». «A questa mancata concertazione sono del resto legate alcune questioni di merito – continuano le opposizioni – ci riferiamo all’introduzione del parere “preventivo” che la giunta comunale dovrebbe rilasciare per ogni richiesta di installazione su suolo pubblico fatta dai singoli operatori economici, un’imposizione che appare un inutile appesantimento burocratico a una procedura già di per sé gravosa, che potrà essere percepita come una preoccupante interferenza dell’amministratore di turno in un procedimento amministrativo che dovrebbe essere regolato da procedure tecniche. Altrettanto importante tema da affrontare, con l’adeguata concertazione, è quello sull’uso dei parcheggi affidati al concessionario e che saranno utilizzati per le installazioni oggetto della proposta di delibera». «Ci auguriamo – chiude la nota – che il sindaco vorrà prendere in considerazione queste sollecitazioni che innanzitutto provengono dagli ambiti interessati da questo regolamento, in tal caso troverà senza dubbio la nostra totale collaborazione e questo perché si sarà tenuto conto dell’interesse del Commercio di Prossimità, che comprende categorie economiche ora fra le più fragili ma strategiche per il futuro». (g.bua)

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