problemi burocratici
“Tende in piazza” con gli artisti è stata rinviata a sabato 5 giugno
SASSARI. “Tende in piazza” con i rappresentanti del mondo del teatro, della danza e della musica programmata per questo pomeriggio in piazza d’Italia è stata rinviata al prossimo 5 giugno.Lo ha...
22 maggio 2021
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SASSARI. “Tende in piazza” con i rappresentanti del mondo del teatro, della danza e della musica programmata per questo pomeriggio in piazza d’Italia è stata rinviata al prossimo 5 giugno.
Lo ha annunciato ieri uno dei promotori, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia e titolare del locale Le Iene Daniele Deiana, motivando con le barriere burocratiche la decisione: «Ci hanno comunicato che, vista la caratura degli artisti partecipanti, la manifestazione era da considerarsi un vero e proprio spettacolo – dice –. A quel punto è cambiato tutto, perché con le leggi attuali, alle quali si aggiungono le restrizioni anti-covid, ci sono una serie di adempimenti che richiedono una tempistica comunque lunga. Noi lo abbiamo saputo lunedì, abbiamo fatto di tutto per adeguarci e metterci in regola ma non c’erano proprio i tempi tecnici per chiedere le autorizzazioni. Così abbiamo rinviato tutto di due settimane, e tutti gli artisti hanno confermato la loro adesione. Ci dispiace molto e mi preme sottolineare come questa legge sia ingiusta, perché è molto restrittiva e ci impedisce di manifestare ed esprimere il nostro pensiero».
Lo ha annunciato ieri uno dei promotori, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia e titolare del locale Le Iene Daniele Deiana, motivando con le barriere burocratiche la decisione: «Ci hanno comunicato che, vista la caratura degli artisti partecipanti, la manifestazione era da considerarsi un vero e proprio spettacolo – dice –. A quel punto è cambiato tutto, perché con le leggi attuali, alle quali si aggiungono le restrizioni anti-covid, ci sono una serie di adempimenti che richiedono una tempistica comunque lunga. Noi lo abbiamo saputo lunedì, abbiamo fatto di tutto per adeguarci e metterci in regola ma non c’erano proprio i tempi tecnici per chiedere le autorizzazioni. Così abbiamo rinviato tutto di due settimane, e tutti gli artisti hanno confermato la loro adesione. Ci dispiace molto e mi preme sottolineare come questa legge sia ingiusta, perché è molto restrittiva e ci impedisce di manifestare ed esprimere il nostro pensiero».