La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco: «Bruzzi ora si dimetta dal Consiglio»

Il sindaco: «Bruzzi ora si dimetta dal Consiglio»

Coinvolto in un caso di maltrattamenti ha lasciato la vicepresidenza, ma per Mulas non è sufficiente 

23 maggio 2021
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PORTO TORRES. «Apprezzo il passo di lato fatto dal consigliere Ico Bruzzi ma avrei preferito piena assunzione responsabilità da parte sua». Questo il primo commento del sindaco Massimo Mulas sulle dimissioni dalla carica di vicepresidente del consiglio comunale dell’esponente di Cambiamo! che ha patteggiato di recente un anno e 4 mesi per maltrattamenti in famiglia. «Non ho potuto partecipare all’ultimo Consiglio e me ne scuso – aggiunge il primo cittadino –, perché avrei preso la parola per commentare le dimissioni dichiarate dal consigliere. Certamente per apprezzare il primo “passo di lato”, che lascia sperare in una piena assunzione di responsabilità e che lo conduca alle dimissioni dal consiglio».

La storia giudiziaria del consigliere diventa ora politica e va oltre le sue dimissioni da vicepresidente del consiglio comunale. «Chi ricopre un incarico pubblico ha il dovere di farsi carico dei propri atti di fronte alla comunità – precisa Mulas – e le dimissioni da consigliere comunale sarebbero un messaggio di ravvedimento molto positivo, un modello di come ci si deve comportare quando si commette un errore. Se avrà la forza di fare questo, la mia porta e i miei uffici saranno sempre aperti per tutta la durata del mandato. Perché chi riconosce un errore e vi pone rimedio, merita il rispetto e l’aiuto della sua comunità. Se il consigliere Bruzzi capisse tutto questo, spegnerebbe la luce fastidiosa dell'errore e accenderebbe un potente faro sulla speranza di un mondo senza ombre in tema di diritti delle donne».

Il sindaco conclude condannando anche i commenti apparsi sui social: «Attacchi assurdi, violenti e talvolta maschilisti nei confronti di chi ha preso posizione su questo caso. Li considero una pagina ignobile della storia della nostra città e il segno che dal punto di vista della civiltà dobbiamo crescere molto». (g.m.)

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